PIERANTONIO- E’ ritornato alla Casa del Padre, dopo una grave e lunga malattia, la sera del 23 gennaio, don Lino Burani, parroco emerito di Pierantonio, Sant’Orfeto e La Bruna. Ad esprimere il profondo cordoglio ai familiari, a nome dell’intero Presbiterio diocesano di Perugia-Città della Pieve, è stato il cardinale Gualtiero Bassetti recandosi a far loro visita. Le esequie saranno celebrate lunedì 25 gennaio, alle ore 14, nell’Abbazia di Montecorona, presiedute dal vescovo ausiliare monsignor Marco Salvi insieme al vicario episcopale della IV Zona pastorale dell’Archidiocesi, monsignor Alberto Veschini, ai parroci di Pierantonio, don Mauro Lironi, e di Badia di Montecorona, monsignor Renzo Piccioni Pignani, e ad altri sacerdoti.
Don Lino Burani avrebbe compiuto 88 anni il prossimo 19 febbraio, nato a Deruta nel 1933. Era stato ordinato sacerdote il 12 febbraio 1959 dopo aver compiuto gli studi presso il Pontificio Seminario Regionale Pio IX di Assisi
Nel 1962 veniva nominato parroco di Pierantonio, comunità parrocchiale che ha guidato ininterrottamente fino al 2009, dove ha continuato a vivere restando punto di riferimento spirituale per molte persone.
“Era un semplice parroco di campagna come me, che ha amato e si è fatto amare dalla gente -così lo ricorda il suo confratello monsignor Renzo Piccioni Pignani– benvoluto e stimato dai parrocchiani guidandoli e facendoli crescere nella fede per quasi mezzo secolo. Don Lino ha contribuito allo sviluppo sociale, oltre che pastorale, della sua comunità e zone limitrofe; una comunità che ha vissuto, in particolare tra gli anni ’70 e 80, una consistente espansione industriale.
Ricordo don Lino -prosegue don Renzo- anche quando c’era da unire le comunità parrocchiali a lui affidate; un compito arduo ma non impossibile seppur lo preoccupava molto, come accadeva a tanti noi preti con la responsabilità di più parrocchie. Era attento alla crescita umana e cristiana dei giovani, non sempre facile nelle zone di periferia”.
Don Lino, che si è ben integrato sin da subito a Pierantonio -conclude monsignor Renzo Piccioni Pignani– è stato anche l’artefice di significativi interventi di consolidamento strutturale e funzionalità del complesso della chiesa parrocchiale, oltre ad essere soprattutto un curato di pietre vive. Conoscendolo avrebbe fatto la sua parte anche nell’aiutare la gente ad affrontare la crisi economica ed occupazionale che ha avuto pesanti ripercussioni nella nostra zona industriale, ma purtroppo l’età era ormai avanzata e a don Lino le forze iniziarono a venir meno”.