“È tempo di passare all’azione”

Diocesi. Le parole del Vescovo alla celebrazione in cui ha presentato il piano pastorale 2009-2010

Domenica 13 settembre, nella cattedrale di San Rufino in Assisi, in una cornice festosa e partecipata, mons. Domenico Sorrentino, ha consegnato alla diocesi il piano pastorale per l’anno 2009-2010, secondo del biennio della missione. Erano presenti numerosi fedeli, oltre cinquanta sacerdoti e il vescovo emerito, mons. Sergio Goretti; ha animato l’assemblea il coro dei giovani della diocesi, diretto da suor Graciela Arriola. All’omelia, il presule, dopo aver ricordato il cammino già fatto, ha sottolineato che, dopo aver elaborato il piano nella preghiera e nell’ascolto (in particolare nella pre-assemblea di giugno e nell’assemblea diocesana del 3-4 settembre scorso), “ora il Signore ci chiama ad andare per le strade e per le case, impiegando tutte le nostre forze nell’annuncio del suo Regno… Ora è il tempo di passare all’azione”. Fermandosi, quindi, sulla domanda di Gesù agli apostoli: “Voi chi dite che io sia?” (Mc 8, 29), mons. Sorrentino ho sottolineato che nel riconoscimento dell’identità di Gesù, insieme all’apostolo Pietro, c’è l’elemento di distinzione tra il cristianesimo ed ogni altra esperienza religiosa: Gesù è il Figlio di Dio, Messia promesso ed atteso, salvezza entrata nella vita dell’uomo. Un Messia che si rende disponibile pienamente al progetto del Padre e, in esso, vive l’accoglienza drammaticamente serena del mistero della croce, dando del “satana” a Pietro che lo rimprovera per questo suo parlare di dolore e non di trionfo. Sarà questo Gesù, vero uomo e vero Dio, pronto al progetto del Padre, pervenuto alla gloria della resurrezione attraverso il terribile mistero della croce, il cuore dell’annuncio nella diocesi in questo anno 2009-2010, “senza paura, senza riserve, senza limitazioni”. Ha quindi proseguito dicendo: “Abbiamo deciso di portare l’annuncio di Gesù all’insegna della pace. Seguiamo in questo l’esempio del Signore. Ma la parola ‘pace’, nel senso evangelico, si caratterizza per il fatto che, in ultima analisi, coincide con l’accoglienza di Gesù, nostra pace e segreto della pace”. Subito dopo l’omelia e la professione di fede, si sono presentati all’altare i vicari foranei, i rappresentanti dei religiosi e dei fedeli laici per ricevere dalle mani del Vescovo il progetto pastorale dal titolo Ovunque entrate, dite pace (cf Lc 10, 5). Progetto che avrà come prima tappa una “Scuola della Missione” per quanti si saranno resi disponibili a testimoniare Gesù, fonte di gioia, pienezza della pace.

AUTORE: Padre Giovanni Raia