E luce fu

Sono state localizzate alcune galassie la cui luce ha impiegato più di 13 miliardi di anni per giungere fino a noi

E’ come quando, di mattina, accendiamo la luce in camera da letto dopo esserci svegliati. Dapprima un buio pesto ancora ingombro dei fantasmi e dei sogni della notte, poi la luce che fa emergere i contorni familiari del letto, dei mobili e di tutto quanto popola la nostra stanza. Un evento analogo, ma infinitamente più grandioso, è avvenuto nel nostro universo. Erano trascorse poche centinaia di milioni di anni dal momento della sua nascita, l’ormai famosa esplosione iniziale del ‘Big Bang’, quando si è ‘accesa la luce’. Ovviamente non la luce di una lampadina, ma quella di milioni e miliardi di stelle, di intere galassie, che, una dopo l’altra, hanno incominciato a brillare scacciando le tenebre che fino ad allora avevano pervaso tutto ciò che esisteva. Il big bang, infatti, è stata una immane esplosione, non un lampo di luce. Tutto è restato nel buio più profondo e primordiale (è proprio il caso di dirlo!!) fino all’accensione delle prime stelle. Ed è proprio la luce di quelle prime stelle che gli astronomi sono riusciti a captare qualche giorno fa. Puntando l’occhio del telescopio Hubble, che è in orbita intorno alla Terra, su un piccolo spicchio di cielo localizzato nella costellazione della ‘Fornace’, sono apparse, fioche ma nitide, una decina di migliaia di galassie la cui luce ha impiegato più di 13 miliardi di anni per giungere fino a noi. Per essere più precisi, quella luce che noi oggi vediamo è stata emessa tra i 400 e gli 800 milioni di anni dopo il Big Bang. Sono le prime luci, in assoluto, che si sono accese nell’universo. Segnali luminosi provenienti da tempi ancora più remoti, quando l’universo era più giovane, non esistono perché in quel tempo non c’erano ancora le stelle con la loro luce e nell’universo regnava incontrastato il grande buio. E’ inutile negare che questa notizia, anche se data nei consueti termini freddamente scientifici, ha fatto vibrare le corde della nostra emotività. Quei debolissimi segnali captati da Hubble sono le prime luci che hanno squarciato le tenebre delle origini! Non è una scoperta di poco conto e di questo dobbiamo essere grati alla scienza e alla tecnologia. Presto sarà Pasqua e durante la veglia del sabato sentiremo rileggere, ancora una volta, il racconto biblico del primo giorno della creazione: ‘Dio disse: ‘sia la luce’. E la luce fu’. Perché, quest’anno, non lasciamo che l’ascolto delle antiche parole della Genesi si associ all’immagine delle proto-galassie della ‘Fornace’? Al di là di qualsiasi sciocco concordismo, infatti, potrebbe essere, questo, un modo efficace per dare un tocco di concretezza alla nostra fede spesso, purtroppo, asfittica per troppa teoria.

AUTORE: Carlo Cirotto