Quello che si è tenuto sabato scorso è stato il primo dei tre incontri per parlare di lavoro e sicurezza, promossi dal patronato Acli insieme al Cvs di Assisi e alla Commissione diocesana per la pastorale del lavoro. L’esigenza di organizzare una campagna di formazione-informazione a favore dei lavoratori è stata avvertita dal Cvs di Assisi e dagli uffici del Patronato Acli, per aver riscontrato che troppe persone sono inconsapevoli e ignare dei propri diritti. ‘La nostra comunità – spiegano gli organizzatori – sta vivendo un momento difficile sul fronte lavorativo: la disoccupazione è in crescita e l’indice di frequenza infortunistica della regione Umbria è maggiore di quello nazionale. Dietro ad ogni numero c’è un lavoratore, e sono tante le storie di vita vissuta nell’incertezza del futuro. Tanto che a volte queste persone accettano di lavorare senza tutele, affrontando i lavori più pericolosi e rinunciando ai diritti fondamentali del lavoratore’. Per ospitare i tre incontri sul lavoro mons. Sorrentino ha aperto le porte del vescovado. ‘L’annuncio cristiano che dobbiamo evidenziare – ha affermato mons. Sorrentino – è quello di un Dio che cammina al nostro fianco e che ha provato su di sé le fatiche del lavoro. Fare bene il proprio lavoro è il modo migliore per collaborare con Dio’. ‘Non potevamo ipotizzare l’affluenza a questi incontri, poi timidamente – ha affermato l’avvocato Di Maolo Bellini – hanno iniziato ad entrare nella sala del Trono diversi lavoratori italiani, immigrati e cassaintegrati. A quel punto ci siamo resi conto di essere arrivati agli ultimi’. Quando ha preso la parola il prof. Stefano Bellomo, docente di Diritto del lavoro all’Università di Perugia, professore di fama internazionale, la platea sembrava ipnotizzata semplicemente perché ha affermato che ogni individuo, per il semplice fatto di lavorare, ha dei diritti e delle tutele, indipendentemente dal suo grado di istruzione, dalla sua cittadinanza, dal fatto di avere o no un rapporto di lavoro ‘regolare’. Poi è toccato a Walter Stella spiegare le varie voci che compongono una busta paga, e ancora una volta l’attenzione era elevata, tanto che è seguito un dibattito. Angelo Consalvi, presidente provinciale Acli, benché assente, ha voluto rimarcare telefonicamente che non è possibile far valere i propri diritti se chi è detentore del potere non è responsabile in prima persona.
È Dio il primo ‘sindacalista’
Lavoro. Incontri sul tema dei diritti e della sicurezza, promossi dalle Acli e dal Cvs
AUTORE:
Marta Ginettelli