Una storia di oltre cinquant’anni segna la vita della missione di Ntambue, nella Repubblica democratica del Congo. Quella più recente, dal 1988, vede la presenza dei missionari della diocesi, sia sacerdoti che suore e volontari. La cooperazione tra le due Chiese, che potremmo definire sorelle, è nata dalla necessità di fare qualcosa per gli altri anche al di là dei confini diocesani, il tutto non senza qualche difficoltà e strappo, con l’obiettivo di una missione che fosse espressione dell’intera diocesi e mezzo di evangelizzazione e promozione umana. Un impegno coordinato in questi anni dal Centro missionario diocesano, che si occupa della sensibilizzazione e animazione missionaria, ma anche del sostegno economico della missione e di chi vi opera. I dati contenuti nel bilancio 2006 del Cmd evidenziano una spesa di 114.738 euro, di cui 96.390 euro sono i contributi inviati alla missione per la gestione delle attività, mentre altre spese hanno interessato il contributo per l’India, quello alle Pontificie opere missionarie per la Giornata missionaria mondiale e per l’infanzia missionaria, per i lebbrosi e l’opera di San Pietro apostolo, per abbonamenti a riviste specialistiche e per la gestione dell’ufficio. Attività rese possibili dal contributo delle parrocchie e dei benefattori e dalle raccolte di fondi per un totale di entrata di 133mila euro, dei quali 14.579 sono il frutto della raccolta della Giornata missionaria mondiale, 40 mila il contributo della diocesi, 16.213 euro da offerte varie, 10.853 euro dal progetto scuole, 250 euro dalle borse di studio e 2.900 euro per il progetto ‘Adotta un papà’. L’impegno per l’evangelizzazione e per la promozione umana si è esplicato concretamente nella costruzione di alcune strutture, tre chiese e alcune scuole, un centro professionale, un centro di accoglienza per ragazze madri. È stata data la possibilità a numerosi bambini di frequentare la scuola con insegnanti del posto, grazie al contributo anche delle scuole ternane che hanno adottato intere classi di Ntambue, donando una penna ed un quaderno per ogni bambino. Obiettivo primario è sempre stato quello dell’educazione, che è fondamentale per l’Africa, dove l’istruzione è sinonimo di emancipazione e va di pari passo con l’annuncio del Vangelo. Per questo è stata stampata la Bibbia in lingua locale, il chiluba, ed è stato organizzato più strutturalmente l’aspetto pastorale della missione in Ntambue e nei luoghi più lontani per il servizio dei malati, poveri e bisognosi, servizio della carità per orfani e vedovi.
Dove il Vangelo si porta costruendo scuole
Contributi della diocesi alla missione di Ntambue
AUTORE:
Elisabetta Lomoro