Dose minima di intervento…

La lotta alle morti per overdose, e alla tossicodipendenza in genere, in Umbria rimane troppo fiacca e inefficace

L’aveva annunciata esattamente due anni fa la sua idea che dovrebbe portare l’Umbria a perdere il primato delle morti per overdose. L’idea era semplice. Poichè molte overdose sono dovute a droga tagliata male o troppo pura, spiegò l’assessore regionale ai servizi sociali Damiano Stufara (Prc), basterebbe analizzare le partite di droga sequestrate e avvertire i tossicodipendenti del pericolo per evitare che si facciano dosi mortali. Per fare questo però, aggiungeva, occorre la collaborazione delle forze dell’ordine che sequestrano la droga come dei servizi sociali e delle Unità di strada che hanno un contatto diretto con i tossicodipendenti. Ora con il progetto esecutivo del programma ‘Emergenza overdose: intervento integrato per la riduzione della mortalità per overdose nella Regione Umbria’ approvato dalla Giunta regionale martedì scorso, si può fare perchè c’è anche il finanziamento di 100mila euro per il primo anno. Il progetto, delineato dal ministero quando ministro era Ferrero (Prc), al momento vede coinvolta, oltre all’Umbria, soltanto la regione Lombardia. Non è l’unica azione per il contenimento dei morti per overdose, precisa Stufara che parla di ‘dimensione allarmante’ assunta dai dati relativi alla mortalità per overdose. ‘Abbiamo fatto una campagna massiccia nell’aprile di quest’anno per la diffusione del Narcan, il farmaco salvavita, e, anche se non ho dati ufficiali posso dire che pur essendo quadruplicati i casi di overdose c’è stato un morto in meno rispetto allo stesso mese dell’anno scorso’, due invece di tre. Poco, e lo stesso Stufara ammette che ‘nonostante l’impegno e le iniziative poste in essere il fenomeno rimane tuttavia persistente, seppure si colgano i primi segnali di un effetto positivo delle misure intraprese’. Ma è un segnale davvero debole quell’unità in meno nella contabilità dei morti degli ultimi anni. I morti per overdose da eroina, cioè la sostanza responsabile pressoché della totalità dei decessi in Umbria fino al 2005, dice Stufara, sono stati 21 nel 2002, 23 un anno dopo, 25 nel 2004, ancora 25 nel 2005, 27 nel 2006, e (‘ancora’ o ‘solo’?) 26 nel 2007. In questi numeri l’assessore vede ‘una iniziale stabilizzazione del dato, che incoraggia a proseguire con maggior forza sulla strada intrapresa, mentre si rende necessario intervenire in maniera incisiva anche sul fenomeno emergente della mortalità dovuta all’uso di cocaina – 3 decessi nel 2006 e 8 decessi nel 2007’. Ma questi ultimi non sono numeri da poco. Sono forse ‘pochi’ a morire di coca ma dietro di loro ci sono molti più cocainomani che non eroinomani dietro i morti per overdose da ‘ero’. Il punto, è proprio qui. È sufficiente, dà risultati, combattere le cause ultime di morte per droga o non sarebbe ora di affrontare il problema del consumo degli stupefacenti che anche quando non tolgono la vita la alterano impedendo ai giovani di vivere pienamente la propria vita? Di questo si è parlato nella conferenza programmatica sulle dipendenze e, assicura Stufara, saranno previste misure di contrasto alle dipendenze nel Piano sociale regionale che sarà approvato antro l’anno. Intanto il consumo e lo spaccio di droga sono sotto gli occhi di tutti.

AUTORE: Maria Rita Valli