Dopo le vacanze riprende in pieno il lavoro nei vari settori, compreso quello ecclesiale. Per molti in verità le vacanze non ci sono state, immersi in impegni non rinviabili. E per tanti altri anche il periodo estivo è stato un tempo vissuto a pieno ritmo di lavoro. Per fare un esempio si pensi a quei preti e animatori pastorali che hanno organizzato campi di lavoro, di esperienza cristiana, pellegrinaggi, proposte culturali, turistiche e anche di semplice svago per giovani e adulti. Sarebbe interessante e utile fare un resoconto completo di tutti i campi estivi attivati in Umbria. Si scoprirebbe un fenomeno ecclesiale e sociale insieme che ha coinvolto centinaia di preti e migliaia di persone. Nelle pagine de La Voce se ne possono osservare delle tracce. È un segno di vitalità delle parrocchie e diocesi della nostra Chiesa che opera con spirito di servizio per educare alla fede e alla vita. Purtroppo siamo costretti a fare i conti con le notizie che ci raccontano le stragi del terrorismo, le fasi della guerra in Iraq, gli odiosi, disumani e barbari sequestri di innocenti, ora, mentre scriviamo, anche di bambini ceceni, le ricorrenti minacce degli islamisti, le impacciate contromosse dell’Occidente. Il mondo appare nello schermo televisivo pieno di odio e di orrori. Nel conto ci sono anche i dodici lavoratori del Nepal, presi in ostaggio e poi trucidati con riti sanguinari. A queste tragedie si devono aggiungere quelle che si perpetrano sotto la coltre del silenzio stampa in paesi che non giungono alla ribalta dei mass media E tuttavia, dopo le vacanze, per le riflessioni e le positive esperienze fatte, almeno in ambito ecclesiale, si può affermare che esiste pure un’umanità che vive nel lavoro quotidiano (la foresta che cresce senza rumore), nello sforzo di rendere più giusto e accettabile questo mondo. Questa umanità alla quale ci sentiamo di appartenere, come persone come operatori della comunicazione, costituisce la sfida più concreta e vera per sconfiggere la disperazione.
Dopo le vacanze
AUTORE:
Elio Bromuri