Mancano poco più di diciotto mesi alla conclusione del mandato elettorale nella nostra città. Già si legge un timido avvio di campagna volta ad accrescere il consenso e ad ampliare le possibili alleanze. Al fine di offrire ai lettori elementi di giudizio ho voluto intervistare il leader dell’opposizione di centro-sinistra, Carlo Rossini del Pd, e Antonino Ruggiano, sindaco e leader del centro-destra. A Carlo Rossini, dinamico capo dell’opposizione e bravo affabulatore, ho chiesto di parlarci della sua esperienza amministrativa al palazzo del Capitano di Todi.
“Noi dell’opposizione – ha detto Rossini – avremmo dovuto esercitare le funzioni di indirizzo e di controllo; purtroppo abbiamo svolto prevalentemente quella di controllo, essendoci trovati spesso di fronte ad una maggioranza e alla Giunta Ruggiano che hanno manifestato scarsa disponibilità al confronto. Noi perciò dell’opposizione ci siamo dovuti limitare al controllo degli atti perché fossero in armonia con le leggi. Ciò che ci dispiace è che non c’è stata la possibilità di discutere né del presente né del futuro di questa città”.
Su quali proposte, secondo lei, non c’è stato sufficiente dibattito? “Questioni amministrative come i problemi del centro storico, la destinazione delle due strutture ospedaliere, quella di Porta Romana e di Pantalla, e tutto ciò ch’è ad esse correlato: mentre la Regione andava avanti, il Comune di Todi avrebbe dovuto sviluppare una intensa attività amministrativa per la realizzazione delle infrastrutture primarie. Mi sarei aspettato un confronto maggiore in Consiglio comunale. Spiace dover constatare, poi, come temi gravi come le famiglie in difficoltà per la nota crisi economica, i giovani e i problemi delle fasce deboli non abbiano trovato l’attenzione necessaria e siano state sempre fuori dello spazio politico”.
Subito dopo ho incontrato Antonino Ruggiano, leader del centro-destra e sindaco di Todi, al quale ho chiesto le ragioni della scarsa disponibilità al confronto e alla discussione sul futuro della città, come ha osservato il capo dell’opposizione. “Lo dicono perché sono a corto di argomenti. Per me parlano i fatti. Ho sempre privilegiato il confronto e il dialogo con tutti. A riprova di ciò è che sono stato eletto non solo dal centro-destra ma anche dal centro-sinistra. L’avvio è stato aspro. L’opposizione non sapeva partorire che esposti e denunce perché erano sotto choc per la sconfitta elettorale. Occorreva tempo per metabolizzare quanto era accaduto. Da parte mia e della maggioranza c’è stata sempre la massima apertura perché, non avendo spazi ampi di manovra, tutte le nostre iniziative sono sempre il risultato della convergenza più ampia possibile”.
Ma è vero che non avete discusso del futuro della città? “Da parte nostra nessuna pregiudiziale. Recentemente in Consiglio abbiamo approvato insieme significativi ordini del giorno. Il capo dell’opposizione fa il suo mestiere. Vorrei chiarire che in questo scorcio di tempo per i tuderti porteremo a casa positivi risultati. Per il Centro storico la riqualificazione del Colle (progetto Puc 2), la realizzazione del parcheggio a due piani sotto il mercataccio, la realizzazione di 4 parchi in periferia. Per Pantalla, poi, grazie alla sensibilità e alla guida intelligente della presidente Marini si è realizzato un accordo tra Regione, Provincia, Anas e Comuni del comprensorio per lo sviluppo della viabilità locale e della prossimità, lo spostamento del casello autostradale e la rotonda di accesso all’ospedale. A Pantalla sorgeranno 4 grandi insediamenti, 2 supermercati e una banca. Ai disinformati desidero dire che nonostante i tagli imposti dalla finanziaria, abbiamo realizzato significative economie risparmiando sugli affitti, sulle retribuzioni ai dirigenti, e ciò consentirà a questa Amministrazione da me presieduta di adottare iniziative significative anche nel sociale”. Grato a Rossini e a Ruggiano per questo primo confronto, e sperando che i lettori gradiscano questa iniziativa, auguriamo buon lavoro nell’interesse della città e dei nostri concittadini.