La partecipazione diretta alla 44a Settimana sociale dei Cattolici italiani, svoltasi a Bologna dal 7 al 10 ottobre, mi ha certamente consentito di vivere con emozione il profondo e ricco dibattito sulle tematiche dei vari ambiti in cui era articolato il tema generale “La democrazia: nuovi poteri, nuovi scenari”. Così, quando si è parlato della pace, della vita e dei principi della nostra Costituzione da difendere, delle ingiustizie e delle povertà da combattere – tutti problemi che trovano soluzione attraverso la politica ed in un contesto di democrazia “sostanziale e completa”, per cui i cattolici sono chiamati ad offrire il loro impegno – la folta platea di delegati dell’Arena del Sole si è ripetutamente fatta sentire, manifestando la propria condivisione ai vari passaggi degli interventi. Così è stato nel corso della prolusione del presidente emerito della Corte Costituzionale, Francesco Paolo Casavola, con cui si è aperta la Settimana. Il tema della paceLa platea dell’Arena si è subito “infiammata” in particolare quando Casavola ha difeso i pacifisti “arrisi non solo dai guerrafondai, ma anche da quella cultura che vuole essere realista e pragmatica senza lasciare speranze” e quando, ancora, dopo aver ricordato il cammino della pace tracciato a partire da San Francesco e, più recentemente, da cristiani laici, preti e pontefici fino a Giovanni Paolo II (“al limite delle possibilità umane”) ha affermato con forza che “Qui non c’è scampo per i se e i ma del machiavellismo italiano. “. Il valore della pace si rapporta con il valore della vita dell’uomo, e per la vita umana non esistono sistemi metrologici diversificati a seconda dei governi”. E più avanti, nel ricordare le vittime del terrorismo italiano, Casavola ha ancora evidenziato con forza che “La lotta politica non giustifica più il sacrificio di una vita umana”. Al termine della sua relazione, tutta la platea dei cattolici ha risposto con un forte e lunghissimo applauso (il più lungo della “Settimana”). Il tema delle riforme istituzionaliE un altro tema, sotteso o ben evidenziato in molti degli interventi, che ha trascinato l’attenzione dei cattolici della “Settimana”, è stato quello delle riforme istituzionali. La platea si è di nuovo infiammata più volte nel corso dell’intervento del prof. Franco Pizzetti, docente di diritto costituzionale all’Università di Torino, a partire da quando, affrontando il tema della riforma delle istituzioni centrali, ha evidenziato che “quanto accade in questi giorni alla Camera dei deputati ci impone un atteggiamento di rigetto senza riserve Ed ha proseguito stigmatizzando, nella generale approvazione dei delegati, come si stia cambiando una gran parte della Costituzione “in un clima di contrattazione permanente all’interno della medesima maggioranza” e “non per dare piena attuazione al disegno costituzionale originario né per perseguirne un altro, magari alternativo e diverso progetto di ordinamento, ma solo per soddisfare i diversi componenti della maggioranza e per continuare a governare”.
Democrazia senza ipocrisie e sotterfugi
44ma Settimana sociale dei cattolici italiani: da Bologna un coro di voci a difesa di democrazia, giustizia sociale e pace
AUTORE:
Alvaro Bucci