A distanza di un mese dalla pubblicazione della lettera aperta a tutte le autorità locali, i residenti del quartiere di Porta sant’Angelo attendono ancora risposte concrete. All’ assemblea da noi organizzata giorni fa per discutere sul da farsi, l’assessore comunale al Centro Storico, Marcello Catanelli – principale invitato – non si è presentato. Volevamo sapere da lui personalmente il perché di una sua recente intervista sul Borgo, che prende di mira il contenuto della nostra lettera, frutto, secondo lui, di “polemiche lanciate da alcuni esponenti politici della minoranza e dai residenti” (ma solo questi ultimi ne sono i veri autori e firmatari). Poi continua dicendo che “il Borgo non è strangolato dall’avanzata del degrado… se la vita continua in Corso Garibaldi è grazie agli studenti e ai numerosi stranieri… per Corso Garibaldi ci siamo impegnati per la ripavimentazione, restauro del Cassero…” ecc. A quanto pare il nostro assessore ha bisogno di nuovi occhiali e di un buon esame di coscienza da fare insieme ai sindaci delle ultime due legislature, che tanto hanno promesso per la rinascita del Borgo da far sentire noi residenti degli ingrati cronici. Ecco, allora, la ragione di questa serie di fotografie a documentare la realtà dei fatti. Iniziamo dai militari del Distretto di P.zza sant’ Agostino, notoriamente chiusa al traffico e ai parcheggi; in realtà solo il parroco rispetta la segnaletica posta di fronte alla sua chiesa. Poi le condizioni della strada principale del Borgo, autentico “camel trophy” urbano di pedoni orfani del marciapiede. Sui parcheggi selvaggi è meglio stendere un velo pietoso (i Vigili continuano ad essere dei marziani). Ed ecco, infine, gli stranieri e gli studenti. I primi, perlopiù spacciatori, ormai svolgono indisturbati i loro “traffici” in pieno giorno e davanti a tutti; mentre i secondi vengono viziati dal Comune, che apre loro sempre più bar e pizzerie in pieno centro e mette a loro disposizione anche autobus notturni per andare in discoteca. Tutto questo in barba ai perugini residenti. Ormai diventati cittadini di serie B e scomodi per chi commercia in affitti, perché occupiamo abitazioni che farebbero loro comodo, noi del quartiere di Porta sant’Angelo lottiamo invano per avere più controlli notturni su schiamazzi, spaccio e immondizie varie. Eppure, citando ancora l’assessore Catanelli: “Il Borgo non è affatto abbandonato a se stesso”. La storia giudicherà! Per quello che ci rigurda, noi siamo pronti a scendere in piazza per ottenere ciò che ci spetta di diritto; ormai non ci accontentiamo più di una semplice incatramatura delle buche, pretendiamo la ripavimentazione completa del resto del Borgo. Prima di approvare avveniristiche sopraelevate del minimetrò, il Comune dovrebbe garantire il recupero urbanistico di un centro storico che il mondo ci invidia.
Dal Comune nessuna risposta: il Borgo di Porta Sant’Angelo sempre più abbandonato
AUTORE:
I residenti del quartieredi Porta sant'Angelo