Un percorso che si snoda tra boschi e rilievi collinari della zona di Pietrafitta, in grado di svelare “gemme” storico-artistico-spiritualistiche dal fascino misterioso e discreto. Partendo dall’abitato di Pietrafitta, lungo un sentiero sterrato e fiancheggiato da una fitta boscaglia, si arriva al borgo di Gaiche: un’autentica finestra sul passato agreste della zona. Qui è possibile ammirare l’antico oratorio di S. Bernardino, risalente al 1200, e recentemente ristrutturato: al suo interno è presente un affresco, attribuito ad Andrea D’Assisi, detto l’ “Ingegno” (scuola del Perugino), raffigurante la Madonna inserita in una mandorla, contornata dalle figure di due vescovi, un frate e Giovanni Battista. Antistante all’oratorio c’è la chiesetta di San Lorenzo (1391), per ora recuperata solo nella sua parte esterna. Scendendo dalla collinetta di Gaiche, è possibile raggiungere l’altrettanto minuscolo abitato di Cibottola, la cui sommità ospita il Castello di S. Fortunato. In epoca comunale, era un magazzino contenente riserve alimentari per il rifornimento del territorio di Perugia. In una parte della struttura veniva poi costruita una chiesetta, dove è ancora possibile, previa prenotazione, celebrare matrimoni. Su una delle pareti laterali della chiesetta, sono presenti affreschi raffiguranti S. Lucia (1300), mentre sull’altare è posizionato un quadro dipinto della “Madonna Primavera”, protettrice del paese: un ex voto donato da una madre della zona, dopo il ritorno del figlio dal I Conflitto mondiale. Il castello, sovrastante la chiesetta, è stato completato attorno al 1800, assumendo l’aspetto attuale. Il visitatore, dalla collinetta, può ammirare un suggestivo panorama naturalistico, scorgendo persino il convento di S. Bartolomeo: una struttura medievale, ora disabitata, un tempo sede dell’ordine dei frati minori. Riscendendo verso Pietrafitta, si incontra la chiesetta della Madonna del Fosso, di ridottissime dimensioni, e contenente un omonimo dipinto del Pinturicchio, raffigurante la Vergine, contornata da S. Rocco e S. Sebastiano. Sempre a Pietrafitta troviamo una delle testimonianze storiche più importanti della zona, l’Abbazia dei Sette Frati. Il maestoso complesso è costituito, in primo luogo, da una chiesa in stile romanico, il cui nucleo originario risale ai primi secoli dopo Cristo: al suo interno, sotto un altare in pietra, sarebbero conservati i resti dei cosiddetti “Sette frati”: secondo la tradizione, l’evento all’origine della costruzione della struttura sarebbe stato il martirio dei sette “fratelli”, figli di santa Felicita, il 10 luglio del 164 d.C. Intorno all’anno 1100 veniva costruito anche l’adiacente monastero Benedettino, da allora in poi parte integrante del complesso, divenuto in seguito un temibile nucleo di potere economico e politico, oggetto di contesa tra più potenti famiglie perugine. Dal ‘600 il complesso appartiene, per intero, alla famiglia Della Corgna, e si trasforma in una dimora signorile. Il parroco di Pietrafitta, don Fabio Fiorini, dietro autorizzazione dei proprietari, ha il permesso di celebrare messa.
Da Pietrafitta a Gaiche
Un sentiero ricco di natura e arte
AUTORE:
Tecla Bolognini