Da L’Aquila a Gerusalemme

La Pastorale giovanile diocesana, per l'estate, propone attività di volontariato in Abruzzo e un pellegrinaggio in Terra Santa

È passato un anno: la Pastorale giovanile diocesana si prepara all’estate e guarda al futuro. È stato un anno ricco di progetti vecchi e nuovi con i quali don Riccardo Pascolini, responsabile dell’ufficio di Pastorale giovanile, e i suoi collaboratori hanno cercato di dare risposta al poliedrico mondo giovanile della diocesi. Buona volontà, coraggio per mettersi in gioco, entusiasmo, responsabilità e servizio e tanta preghiera, sono le parole chiave dell’estate targata Pastorale giovanile, che propone due iniziative: un’esperienza di servizio e testimonianza e una di formazione e arricchimento spirituale. La prima, già in parte presentata la notte dell’Agorà, nasce dalla tragedia del terremoto in Abruzzo e si collega e coordina con il campo Caritas regionale S. Antonio a Pettino (Aq). Qui giovani e meno giovani si susseguono e si alternano in una staffetta di solidarietà iniziata quasi all’alba del sisma, e che andrà avanti fino a quando ci sarà bisogno di condividere con la popolazione terremotata la fatica, la sofferenza, le paure, i disagi, ma anche la forza e la gioia di ricominciare e di guardare al domani. Al servizio del quotidiano, della vita da campo o dei Grest per i ragazzi che andranno avanti tutta l’estate e per i quali anche altre parrocchie de L’Aquila hanno chiesto l’aiuto dei volontari umbri. ‘7 Km da Gerusalemme’ è invece il titolo dell’altra proposta, un pellegrinaggio in Terra Santa. Dal 20 al 30 settembre ci si metterà in cammino sulle orme di Cristo, in viaggio nei luoghi, nelle emozioni e nei volti che risuonano nella Parola e che hanno segnato la vita di Gesù e dei suoi discepoli: diventeranno così sabbia, pietre e acqua, che segneranno la vita di ciascun partecipante. Con il rientro dal pellegrinaggio s’inizierà a pensare al futuro prossimo della pastorale giovanile con la progettazione e la creazione, alla luce del Sinodo, della Consulta, l’organo che, riunendo i rappresentanti delle diverse realtà presenti sul territorio, permetterà una miglior sinergia e riuscita delle proposte diocesane e la loro ricaduta nella quotidianità parrocchiale. Quest’anno è servito a don Riccardo per fare una ricognizione: conoscere la realtà giovanile diocesana nelle sue diverse sfaccettature, incontrare e coordinare i giovani nelle unità pastorali, fare delle nuove proposte di formazione, di aggregazione attraverso i linguaggi giovanili dello sport e della musica. Concluso il triennio dell’Agorà, ora la Pastorale giovanile guarda al decennio dell’educazione cercando di puntare sui valori per quanto riguarda gli adolescenti e la scelta, la decisione e il discernimento per i giovani e i giovani adulti.

AUTORE: Veronica Rossi