Quando e come è nato il Santuario? “L’origine del Santuario è legata all’immigrazione degli italiani nella città di Philadelphia nei primi anni del secolo XX. Nell’anno 1907 l’Arcivescovo invitò gli Agostiniani che avevano già una presenza forte nell’Arcidiocesi, a formare una nuova parrocchia proprio per i nuovi immigrati italiani. I frati misero la fondazione sotto la protezione di santa Rita, la nuovissima Santa dell’Ordine (Rita era stata canonizzata nel 1900) e fin dall’inizio cominciarono a promuovere la devozione ad essa. La gente rispose con entusiasmo a questa devozione – non solo gli italiani – e vennero in gran numero alla novena celebrata ogni domenica ed ogni mercoledì. A motivo della devozione così feconda e varia la parrocchia diventava pure ‘Santuario nazionale’ per il desiderio della gente”. Quali sono le vostre attività e chi si rivolge a voi in una città così grande? “La parrocchia in quanto tale è ormai piccola in confronto alle parrocchie più tipiche delle città negli Stati Uniti. Quindi le attività sono ristrette. Come Santuario, però, la chiesa rimane aperta ogni giorno con l’esposizione del Santissimo, con la disponibilità di uno dei padri ogni giorno per il sacramento della riconciliazione e per le messe. La chiesa è molto frequentata da persone che cercano un luogo silenzioso per la riflessione e la preghiera personale. Diversi gruppi di pellegrini visitano il Santuario durante tutto l’anno. L’anno scorso fino a 50 pullman sono arrivati da diverse parti degli Stati Uniti”. Come è stato accolto l’invito del gemellaggio, nella vostra comunità parrocchiale? “Man mano che la notizia si sparge si nota molto interesse. Stiamo organizzando gli eventi per la visita qui a Philadelphia ed i devoti di santa Rita che sono legati a noi – anche da lontano – pianificano la loro partecipazione”. Il vostro bollettino Santa Rita portatrice di pace: perché questo titolo? “È un titolo che, a mio parere, definisce la persona di santa Rita e risponde molto positivamente ai bisogni della gente di oggi. Chi conosce santa Rita e la storia della sua vita, la riconosce come una persona che ha sempre cercato la volontà di Dio, e seguendo questa volontà ha trovato la pace interiore anche quando le difficoltà della vita erano molte e dure. Donna di pace interiore poteva e voleva condividere questo dono con tutti: con i figli che desideravano la vendetta, con gli assassini del marito, con le famiglia in lotta. Noi viviamo in un mondo oggi dove la pace è molto fragile, dove le famiglie sperimentano la divisione ed il conflitto, dove la pace interiore non è sempre presente. Vogliamo proporre a tutti la via della pace tramite questa santa donna che ci ha insegnato bene il modo di ottenere e di condividere la pace”. Esistono negli Usa altri santuari o parrocchie dedicate alla Santa? “Sì, ci sono delle parrocchie nei vari stati dedicate alla nostra Santa. Sono forse una quarantina in tutti gli stati. Forse due o tre di queste prendono pure il nome di Santuario o Strine of Saint Rita. Il nostro di Philadelphia però è ufficialmente ‘Santuario nazionale di Santa Rita’. Questo titolo è stato formalizzato per decisione della Conferenza dei Vescovi degli Stati Uniti nel settembre del 2003”.
Da Cascia a Philadelphia nel nome di santa Rita
Tra breve si celebrerà il gemellaggio tra il santuario di Cascia e quello di Philadelphia negli Usa di cui è attuale Rettore padre Michael Di Gregorio, al quale abbiamo posto alcune domande
AUTORE:
padre Luciano De Michieli