Come già annunciato nel nostro settimanale, dal 19 al 23 febbraio i vescovi dell’Umbria sono stati ricevuti da papa Benedetto XVI per la periodica visita ‘ad limina’. Tale visita, disciplinata dal canone 400 del Codice di diritto canonico, è una delle forme ordinarie attraverso le quali si esprime la comunione tra i vescovi diocesani e il Romano pontefice e, allo stesso tempo, si manifesta visibilmente l’universalità della Chiesa. Si tratta di una prassi molto antica, regolamentata dal Concilio di Trento e successivamente sempre mantenuta viva; una prassi il cui significato teologico è dato dalla visita che viene fatta alla tomba dell’apostolo Pietro e alla persona del suo successore. La visita prevedeva incontri presso alcune Congregazioni e un’udienza individuale di ogni vescovo con il Santo Padre. Mons. Pellegrino Tomaso Ronchi è stato ricevuto in udienza privata lunedì 19 febbraio, accompagnato dal segretario particolare, don Francesco Cosa. Si è trattato di un incontro molto fraterno e affettuoso, che ha permesso al Vescovo di presentare al Papa la diocesi, ma anche di ricordare alcuni momenti vissuti insieme a Roma negli anni ’80. ‘Benedetto XVI ‘ dice il Vescovo – è un uomo sereno e forte nella sua fede. Personalmente ci conoscevamo già. Durante i miei tredici anni vissuti a Roma come rettore maggiore dei tre collegi dipendenti dalla Congregazione de propaganda fide, il cardinale Ratzinger, allora prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, mi aveva designato commissario per l’esame delle richieste di sacerdoti per la dispensa dagli obblighi presbiterali. Gli ho detto che mi è rimasta indelebile questa sua espressione: ‘Quando esaminate tutta la documentazione, ricordatevi sempre che sotto tutte quelle carte c’è un uomo!’. Ha fatto un sorriso dolce e ha aggiunto: ‘Sì, sì! Ci vuole sempre molta comprensione e bontà verso i sacerdoti”. Il Papa si è espresso anche sulla diocesi, apprezzando molto la presenza di consacrate di vita contemplativa. Prosegue ancora mons. Ronchi: ‘Mi ha detto che è davvero un grande privilegio avere in diocesi cinque monasteri di vita contemplativa: ‘Affidi alla loro preghiera d’intercessione il grave problema delle vocazioni al sacerdozio”. Infine, il Vescovo ha manifestato al Papa la gratitudine dell’intera diocesi per la beatificazione del vescovo Carlo Liviero. Secondo il calendario da tempo stabilito, le visite dei vescovi delle diocesi italiane proseguiranno fino al prossimo maggio, quando il Papa, il giorno 21, rivolgerà a tutti i vescovi riuniti per l’assemblea plenaria della Cei il messaggio a conclusione delle visite.
Cordiale colloquio
AUTORE:
A. C.