“Rigenerare comunità per ricostruire il Paese” era il tema del 24° congresso provinciale Acli di Perugia, che si è tenuto domenica 11 marzo presso l’hotel Sacro Cuore. Il congresso, afferma il presidente provinciale Acli Perugia Angelo Consalvi, “è un’occasione per incontrare il mondo sociale, economico, laico e religioso, con il quale sviluppare un costruttivo dibattito, tanto più importante nell’attuale momento. Sinergie e collaborazioni possono aiutare ad individuare alternative per contrastare le tendenze negative che penalizzano la realtà nazionale e locale. Con il loro radicamento territoriale – osserva ancora il presidente provinciale uscente – le Acli sono chiamate a svolgere un compito difficile, ma fondamentale: non solo gestire attività o servizi, ma dare vita a spazi di condivisione, a ragioni di convivenza e prospettive di futuro. Come ha rilevato il presidente nazionale Andrea Olivero, “Ricostruire il Paese è un compito senz’altro ambizioso, ma è anche una responsabilità cui nessun cittadino o soggetto sociale può sottrarsi”. Nel suo intervento, Consalvi ha toccato i temi dello sviluppo sostenibile da perseguire attraverso un’economia della Natura con al centro la persona, ma anche la centralità del lavoro e della formazione professionale, una nuova governance del sociale che promuova un welfare responsabile, l’impegno per una responsabilità politica diffusa.
Ripensare alla crescita in senso qualitativo e non quantitativo, dunque. Qui le Acli si collocano in posizione contraria rispetto a una riforma della legislazione del lavoro che rimetta in discussione lo Statuto dei lavoratori a cui le Acli stesse hanno dato il proprio contributo: “Non interessa solo l’articolo 18 – ha detto Consalvi – ma il valore del lavoro stabile, che non vuol dire un solo lavoro per tutta la vita, ma una sicurezza sociale per tutti. Il welfare può essere riformato nella consapevolezza del suo carattere universale. Un ripensamento sui fruitori, senza dimenticare il suo lato universale che si estende anche agli immigrati”. Nel suo intervento non sono mancati i riferimenti alle eccellenze del territorio, tra cui Brunello Cucinelli e la sua azienda, leader nel settore del cachemire, che a breve sarà quotata in Borsa; e sarà lo stesso imprenditore a sponsorizzare il restauro e la valorizzazione dell’Arco etrusco.
Quello perugino è stato un congresso voluto nella sobrietà, nella ricerca di rigenerazione interiore oltre che un segno tangibile di rigore che vede coinvolto tutto il Paese. Nel pomeriggio, dopo un ampio dibattito congressuale, si è proceduto alla votazione per l’elezione dei consiglieri provinciali e dei delegati ai congressi regionale e nazionale. Sarà il nuovo Consiglio provinciale (composto da 36 membri, 16 eletti dal congresso, 8 eletti dall’Assemblea dei presidenti di Circolo e 12 tra rappresentanti zonali delle Acli e delle associazioni specifiche), nei prossimi giorni, ad indicare il successore di Consalvi alla guida delle Acli perugine.