Con lo scudo della preghiera

DIOCESI. La festa del Voto si svolge mentre aleggiano ancora nell'aria le parole di Benedetto XVI

Dal lontano 1664 si tiene, per ordinanza comunale, la festa del Voto, ovvero la festa della gratitudine verso santa Chiara che per ben due volte aveva scongiurato con la forza della preghiera l’assalto delle soldatesche nemiche. Venerdì 22 giugno il vescovo mons. Domenico Sorrentino, accompagnato dai rappresentanti civili e pubblici, ha guidato il corteo processionale fino alla chiesa di San Damiano, luogo che vanta come privilegio la conversione di frate Francesco, luogo visitato nel suo recente pellegrinaggio ad Assisi di papa Benedetto XVI le cui parole sembravano ancora aleggiare nella notte tra la gente, il clero, religiosi e religiose, tutti raccolti nel piccolo sagrato. Già il sindaco Claudio Ricci, poco prima, nel suo intervento dalla gradinata del palazzo municipale, aveva menzionato la visita del Pontefice: ‘Tra le immagini mi sovviene quella dell’auto papale mentre si avvicina fra gli olivi a San Damiano nello spirito semplice di Francesco che Benedetto XVI ha riproposto ai giovani’. Pertinente nell’intervento del Sindaco (preceduto dal cerimoniere Gianfranco Chiappini, che ha dato lettura della citata ordinanza) l’esplicito richiamo alle sorelle Clarisse che ‘sono per noi un punto di riferimento dei valori di santità, preghiera e umanità’. Del messaggio delle Clarisse, dettato nella basilica di Santa Chiara dal cuore e dalla meditazione, merita di essere riportato un brano: ‘Com’è significativo il porsi di Chiara innanzi alle sue sorelle, quasi a fare da scudo con il suo corpo ad ogni tentativo di violenza! Com’è bello il suo invito alle sorelle ad usare con intensità l’umile arma della preghiera per difendere Assisi dall’assalto nemico! La gratuità del suo porsi in questi atteggiamenti di mediazione e di salvezza fanno sgorgare dal cuore una preghiera al Signore per la società in cui viviamo: in modo particolare vogliamo pregare per la donna del nostro tempo, affascinate dallo splendore dell’identità femminile e consacrata che si irrradia da Chiara…’. Più volte il vescovo Sorrentino, presso il sagrato della chiesetta di San Damiano, si è rivolto a Gesù-Signore per sollecitare, esaltando la figura di santa Chiara, una fede intensa in un cammino costellato di limiti e tensioni, una fede espressa attraverso testimonianze che è necessario (anche se difficile) proclamare e vivere. L’imminente apertura dell’anno della conversione – ha sottolineato mons. Sorrentino – impone quale esigenza primaria di uscire dall’egoismo e dall’orgoglio. Che il Signore Gesù, pane di vita, continui a benedire questa comunità e questa città. Ha proferito il saluto finale il padre provinciale Massimo Reschiglian, che ha insistito sull’esperienza del passaggio sanfrancescano dall”amarezza’ alla ‘dolcezza’, vissuto anche da Chiara, evidenziando peraltro come la visita di Benedetto XVI abbia consegnato alla comunità dei frati una testimonianza di parole che la stessa Santa è stata chiamata a fortificare.

AUTORE: Francesco Frascarelli