Con il software libero il Pubblico risparmia

La Regione Umbria, unica in Italia, finanzia progetti per software libero per le pubbliche amministrazioni

Sono 222 i progetti presentati dal 2008 in Umbria che hanno riguardato la realizzazione in chiave Floss (Free Libre Open Source Software) di servizi di posta elettronica, il recupero di macchine obsolete per realizzare innovativi laboratori scolastici, sistemi di gestione del territorio all’avanguardia e sistemi telematici di supporto all’insegnamento. Di questi 89 sono stati presentati nel 2009. Sono alcuni dei dati forniti dal presidente del ‘Centro di competenza open source’ (Ccos) Osvaldo Gervasi mercoledì presentando alla stampa “Floss in festa 2009”, l’iniziativa in programma venerdì 18 settembre al Dipartimento di matematica e informatica dell’Università. Nel 2006 la Regione Umbria ha emanato una legge unica in Italia sul software libero prevedendo per la sua applicazione la creazione del Ccos, interamente composto da volontari, che dal 2007 gestisce i bandi per il finanziamento di progetti al 70 per cento e fino a 8.000 euro basati sul software libero nella pubblica amministrazione, nella scuola e nell’università. Alla presentazione dell’evento hanno partecipato anche il consigliere regionale Oliviero Dottorini firmatario della legge approvata nel 2006, ed il presidente del consiglio regionale Fabrizio Bracco. Questi, dichiarando il suo sostegno all’iniziativa, ha sottolineato che “venerdì si vedrà cosa si è realizzato con una legge che pone la nostra regione all’avanguardia. L’utilizzo del software libero – ha proseguito Bracco – è un modo per accrescere il tasso di democrazia e di colloquio con i cittadini, oltre a costituire un buon risparmio di risorse economiche, visto che è partita proprio dagli uffici di palazzo Cesaroni la produzione dei primi programmi liberi da licenza”. Infatti “l’open source – ha detto Dottorini – è soprattutto rivolto alle pubbliche amministrazioni, che non dovranno più spendere quei 2,5 milioni di euro ogni quattro anni per rinnovare le licenze dei software; questo contribuisce a rompere i monopoli che le costringono a pagare costi spropositati”. Il convegno durerà l’intera giornata di venerdì ed è dedicato alla presentazione del software libero nelle pubbliche amministrazioni ed alla presentazione dei progetti Ccos finanziati dalla giunta ragionale nel 2008. Sono previsti anche gli interventi di esperti nazionali del mondo open source. COS’È L’OPEN SOURCEIn informatica, open source (termine inglese che significa sorgente aperto) indica un software i cui autori (e detentori dei diritti) ne permettono e favoriscono il libero studio e l’apporto di modifiche da parte di altri programmatori indipendenti, mediante l’applicazione di apposite licenze d’uso. I software open source attualmente più diffusi sono Firefox, OpenOffice, VLC, Gimp, 7-Zip, oltre ad un gran numero di progetti rivolti non all’utente finale ma ad altri programmatori. Sono open source i sistemi operativi BSD, GNU e Linux, i cui autori e fautori hanno contribuito in modo fondamentale alla nascita del movimento. Alla stessa filosofia si ispira il movimento open content (contenuti aperti): in questo caso ad essere liberamente disponibile sono i contenuti editoriali quali testi, immagini, video e musica. Wikipedia, da cui sono tratte queste note, è frutto di questo movimento.