“Comunione e missione nell’anno della misericordia” è la prima Assemblea ecclesiale diocesana del vescovo padre Giuseppe che si terrà domenica 11 ottobre dalle ore 16 nella cattedrale di Terni. Chiediamo a mons. Piergiorgio Brodoloni, vicario episcopale per la pastorale, il significato di questo importante evento ecclesiale. “Dopo mesi di riflessioni del Vescovo – risponde -, di comune e intenso lavoro dei vari organismi di comunione e di partecipazione, ci ritroviamo per parlare della comunione ecclesiale come chiave della missione. La diocesi inizierà un nuovo anno, nel quale poter camminare e crescere nella comunione ecclesiale”.
Cosa possiamo attenderci da questa assemblea?
“Percorsi di comunione e di missione, frutto di un pensare e di un proporre comune, saranno consegnati dal Vescovo a tutta l’Assemblea e all’intera diocesi, nell’impegno di realizzare l’ecclesiologia del Vaticano II, ecclesiologia di comunione e di missione. È la missione che detterà l’agenda, altrimenti non partiremo mai, perderemo tutto il tempo al porto. Il Vaticano II invita proprio a stabilire un circolo virtuoso tra comunione e missione: una comunione che non è animata dall’orizzonte della missione diventa un intimismo, sia pur anche un intimismo comunitario; una missione non sostenuta da una sufficiente comunione diventa un attivismo e alla fine testimonia solo affanno. ‘Siate Chiesa in uscita’, ci sprona Papa Francesco. La missione, a sua volta, ha bisogno della comunione per cui verrà indicato una direzione di adeguato stile pastorale. Il nostro territorio attende la testimonianza di una Chiesa che manifesta un modo di procedere comunionale, che è adesione alla comune verità, collaborazione, sintonia, pazienza e coraggio nel comune procedere. In questa prospettiva, saranno consegnati percorsi sperimentati e anche percorsi che necessitano di nuove prospettive, anche strutturali. La Chiesa diocesana sarà chiamata a vivere una stagione molto significativa nell’anno della Misericordia rafforzando, e anche correggendo, la relazione tra il ministero pastorale del Vescovo, organicamente unito all’intero presbiterio, e le articolazioni della Chiesa locale, prima tra queste e fondamentale, e le aggregazioni laicali”.
Quale valore specifico di un’Assemblea che si svolge nell’Anno della Misericordia?
“Sarà un anno in cui spargere il balsamo di misericordia per curare ogni forma di autoreferenzialità e di introversione pastorale, un anno di conversione pastorale; un tempo di grazia per ciascuno di noi e per tutta la nostra Chiesa diocesana, un’occasione da non perdere per fissare la nostra attenzione sulla sconfinata misericordia che Dio ci dona e sulla misericordia, ben piccola al confronto della sua, che Dio ci chiede. Rispondendo alle indicazioni del Papa, anche noi apriremo la Porta santa della misericordia in cattedrale a Terni. Questo nuovo anno pastorale è dunque un grande dono che viene affidato dal Signore alle nostre mani perché possa essere abbondante di frutti di comunione e di missione”.