Comunali: si vota tra due settimane

Forti divisioni all'interno di Unione e Casa delle libertà

Non c’è traccia di ‘unione’, negli schieramenti in lizza per aggiudicarsi il sindaco a Gubbio, Assisi e Città di Castello, i tre centri più importanti della regione, sui nove umbri attesi al voto. L’apparente compattezza delle elezioni politiche ha lasciato il posto ad una divisione molto forte, nell’Unione ma anche nella Casa delle Libertà. A Gubbio il sindaco uscente Orfeo Goracci (Prc, sinistra unita e Verdi) contende la carica di primo cittadino a Paolo Barboni, che guida una coalizione di centro-sinistra (sei le liste a sostegno) sui temi del rilancio del centro storico ma anche sulla volontà di superare divisioni molto forti. La Cdl eugubina, nonostante l’esito del voto politico (un buon 30 per cento), si presenta addirittura con quattro candidati. L’elezione di sindaco a Città di Castello si caratterizza per un’aspra contesa nel centrosinistra tra Fernanda Cecchini, sindaco uscente (con 5 liste di supporto) e Franco Ciliberti (anche lui appoggiato da 5 liste) sulle questioni dell’urbanistica (Ciliberti contesta le molte varianti approvate in questi anni dal Comune). Negli ultimi giorni è stata al centro della polemica una sorta di possibile ‘intesa’, dopo il primo turno, tra centrodestra, guidato da Andrea Lignani Marchesani (due le liste presentate dalla Cdl unita) e Ciliberti. Diverso il discorso ad Assisi dove è senza quartiere la lotta tra i due candidati del centro-destra, Claudio Ricci (con quattro liste d’appoggio, tra cui Forza Italia, e una sostenuta dall’ex sindaco Giorgio Bartolini), e Antonio Lunghi (a capo di una coalizione con tre liste, tra cui An e Udc). Sul versante opposto l’Unione ha proposto Claudio Passeri ma il fronte non è compatto perché c’è anche Franco Matarangolo (La Mongolfiera) che potrebbe rosicchiare diversi consensi. A distanza di poco tempo dalle consultazioni politiche i tre centri principali della regione (gli altri sono Bevagna, Nocera Umbra, Trevi, Amelia, Avigliano Umbro e Montecastrilli) si giocano il proprio futuro partendo dalle divisioni degli schieramenti. Poi, al ballottaggio, forse qualcosa cambierà.