Antonio e Marco sono due ragazzi della parrocchia della Madonna del Latte che hanno visitato, assieme ad altre 16 persone, la parrocchia “gemella” di Ocros, diocesi di Huaraz, Perù. Ci hanno raccontato qualcosa di questa esperienza: un campo di lavoro, più che un semplice viaggio. Per un mese, dal 29 luglio al 31 agosto, “abbiamo dato una mano – dice Marco – a costruire la casa parrocchiale e la chiesa di Chilcas, un centro pastorale della parrocchia. Molto semplice il modo di lavorare: appena arrivati sul posto ci siamo divisi in due gruppi: il primo è rimasto ad Ocros per seguire la festa in onore del patrono, un secondo gruppo si è spostato a Chilcas ed ha cominciato a lavorare con piccone e martello per demolire la chiesa e ricostruirne un’altra più grande sulle fondamenta della precedente. Il nostro lavoro – ricorda entusiasta Antonio – andava dalle 6 alle 8 ore giornaliere ed era diretto da un muratore del posto. All’inizio ci sono state delle difficoltà per capire il castigliano, ma poi tutto si è risolto e abbiamo lavorato in grande armonia”. Un lavoro faticoso, anche perché la stanchezza fisica ha trovato un alleato nell’altitudine: “siamo andati ad estrarre la breccia con badili e camion salendo fino a 4800 metri di altitudine e lì l’aria rarefatta fa fare una fatica molto più grande rispetto a quella che potremmo provare qui in Italia”. Una cosa che è rimasta sicuramente impressa ai due ragazzi è l’accoglienza della gente: sia Marco che Antonio scandiscono bene i nomi di Alfredo e sua moglie Jolanda, dei figli Carmelito e Gabriella. Lui, insegnante di religione, lei, casalinga, si sono presi cura dei tifernati. L’esempio di questa famiglia, il loro darsi agli altri, per un mese di seguito, gratuitamente, ha impressionato i due ragazzi. Pur sapendo la difficoltà della domanda, chiedo se c’è un’altra cosa che li ha particolarmente impressionati. Dopo un attimo di esitazione rispondono: “i bambini; il loro sorriso quando regalavamo loro solo una semplice penna, o gli facevamo una carezza, o gli facevamo compagnia”. Ogni volto rimane impresso, il modo di vivere di quelle persone semplici e povere, ma felici, colpisce noi che – pare – abbiamo tutto. Antonio e Marco ricordano pure la disgrazia che ha colpito padre Rinaldo, il parroco di Ocros: sua madre e sua nipote sono morte assieme ad altre 42 persone in un tragico incidente stradale occorso al bus, il “carro” sul quale viaggiavano: il mezzo è precipitato da una delle strade strettissime che congiungono i vari paesi della zona. “Pensavamo che una tragedia di tali dimensioni fosse ripresa anche in Italia e allarmasse i nostri”. Invece non si è saputo quasi nulla. Il gruppo di castellani si è pure incontrato con mons. Ivo Baldi, già vescovo di Huaraz, da poco trasferito a Huari. I due ragazzi spiegano come funziona il gemellaggio tra le due parrocchie. Da qualche anno alla Madonna del Latte si stanno raccogliendo soldi sia con offerte volontarie che con spettacoli teatrali, bancarelle ed altri lavori. Il futuro è ricco di molte iniziative per incrementare la raccolta: via via nella parrocchia si farà una bancarella, una mostra fotografica, un altro spettacolo teatrale.
Chilcas, aiuti da lontano
L'esperienza di un gruppo di volontari di Madonna del Latte in missione nella parrocchia di Ocros per costruire casa parrocchiale, chiesa e un centro accoglienza
AUTORE:
Francesco Mariucci