Dopo la pausa dello scorso anno, dovuta alla fase di passaggio tra mons. Pellegrino Tomaso Ronchi e mons. Domenico Cancian, si terrà dal 12 al 14 giugno l’Assemblea ecclesiale diocesana. Nei mesi scorsi il Vescovo ha coinvolto il Consiglio presbiterale nell’analisi della situazione pastorale della diocesi, per poter poi giungere a formulare delle linee pastorali. Il Consiglio presbiterale, a sua volta, ha suggerito di estendere la riflessione a tutte le quattro zone pastorali per poi portarla alla discussione dell’Assemblea diocesana. L’Assemblea, dunque, sarà il luogo dove verrà presentato il risultato delle riflessioni che le quattro zone pastorali della diocesi hanno condotto in questi ultimi due mesi, sia a livello di riunioni di clero (una decina) che di assemblee ecclesiali zonali (tre). In estrema sintesi proponiamo ai lettori quanto fin qui emerso nelle discussioni condotte nelle zone pastorali. In primo luogo è stato evidenziato come il volto attuale della Chiesa dipenda dalle trasformazioni subite dalla società e dalla riduzione delle forze umane tradizionalmente impegnate nella pastorale, cioè preti e suore. A fronte di ciò, negli ultimi decenni c’è stato un aumento dei laici impegnati e il ripristino del diaconato permanente. Il modello di Chiesa è quello tracciato nelle Assemblee ecclesiali degli ultimi anni: una Chiesa popolare che sta con il popolo, che sa parlare al popolo, che sa servire il popolo. Questo richiede una piena attuazione della ministerialità dei laici, oggi in genere largamente coinvolti nella catechesi e dell’animazione liturgica. Nei territori rurali alcune famiglie sono impegnate nell’apertura e nel funzionamento delle piccole chiese. Un settore nel quale c’è un buon impegno di laici è quello della carità. Ciononostante, il mondo del volontariato mostra difficoltà nel coinvolgimento delle persone e questo fenomeno indica quanto le comunità cristiane corrano il rischio di una fede disimpegnata, disincarnata dalla vita, dai problemi delle persone. L’ambito della famiglia è quello che ha subito i più profondi mutamenti, e questo emerge da alcuni fenomeni (convivenze, divorziati risposati’) ed è dovuto a fattori che talvolta hanno origini fuori del contesto strettamente familiare (precarietà del lavoro’). La famiglia va messa al centro della vita pastorale, come problema e come risorsa, come soggetto e come oggetto, con una attenzione particolare alle giovani coppie. Oggi l’attività pastorale a livello zonale si concretizza in attività estive, corsi in preparazione al matrimonio cristiano e incontri occasionali per adulti, ma per il futuro la prospettiva potrebbe essere quella di una Chiesa che, dimenticando i tanti campanili, sappia riflettere, confrontarsi, proporre novità partendo dal concetto di ‘responsabilità’. In tal senso va incentivato il lavoro tra le parrocchie (senza escludere a priori l’eventuale creazione di unità pastorali), poiché crescere nella collaborazione aiuterebbe tutte le comunità a mantenere un livello alto di vita comunitaria. Nell’attuazione delle linee pastorali un compito importante deve essere svolto dal centro diocesano, per offrire linee operative comuni in vista di uno sviluppo unitario della pastorale e della crescita del senso di appartenenza a una diocesi. Organismi ‘cardine’ della vita diocesana sono il Consiglio presbiterale e il Consiglio pastorale diocesano, che costituiscono i ‘luoghi’ della partecipazione e della corresponsabilità di vescovo, preti e laici alla vita della Chiesa e svolgono un compito di primo piano nella programmazione e nella verifica del lavoro. Inoltre, è stato evidenziato come nei vari uffici e organismi della Curia sia opportuno impiegare, insieme ai sacerdoti, anche i religiosi e i laici. IL PROGRAMMA Come ormai da molto tempo, l’annuale Assemblea diocesana avrà sede nella chiesa della Madonna del Latte, alla periferia nord-est di Città di Castello. Qui, giovedì 12 e venerdì 13 giugno si svolgeranno i lavori dell’assemblea e dei gruppi di studio, con inizio alle ore 18.30 e prosecuzione fino alle 22 circa. Le giornate saranno aperte dalla preghiera comunitaria e proseguiranno con le relazioni (il giovedì) e i lavori in gruppo e in assemblea (giovedì e venerdì). Per chi lo desidera, sarà possibile rimanere a cena. L’Assemblea si concluderà sabato 14, alle ore 21, con la concelebrazione dell’eucarestia, nel corso della quale il Vescovo trarrà le conclusioni dei lavori. Sono invitati a partecipare clero, religiosi, diaconi, associazioni, movimenti, laici impegnati nelle attività parrocchiali e diocesane.
Chiesa in trasformazione
Diocesi. Si terrà dal 12 al 14 giugno la prossima Assemblea ecclesiale. I temi che saranno affrontati
AUTORE:
Andrea Czortek