“Quanto durerà la guerra e come si potrà concludere?” chiede l’intervistatore del Corriere della sera (4/11) al capo di Stato maggiore della Difesa, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone. E lui risponde: “Secondo me, non ci potrà essere una soluzione militare al conflitto perché la Russia non ha conseguito i suoi scopi strategici, e perché l’Ucraina ha reagito con un forte senso di nazione. D’altra parte i territori presi dai russi non possono essere riconquistati. Ora ci sarà la pausa invernale, il freddo intensificherà la guerra di trincea con il riposizionamento dei due schieramenti.
A primavera le ostilità ricominceranno in maniera più violenta, a meno che, come spero, la comunità internazionale riuscisse a catalizzare i suoi sforzi per una soluzione negoziale”. Mi sembra il sostegno più forte, quanto inatteso, alla manifestazione per la pace che chiedeva il “cessate il fuoco” e la convocazione di una Conferenza internazionale. Se anche il Capo di Stato maggiore crede che solo il negoziato può partorire la pace, non c’è tempo da perdere.