Nella tiepida sera di fine maggio per le vie del centro di Terni è riecheggiato il suono, il silenzio, la preghiera di centinaia di fedeli, guidati dalle confraternite della diocesi, i ragazzi dell’oratorio di San Francesco, le croci astili delle diverse parrocchie, i cavalieri del Santo Sepolcro, riuniti per la processione del Corpus Domini. Tre le soste lungo il percorso per le riflessioni del vescovo: nella chiesa di San Francesco a piazza Europa e in Cattedrale. La presenza di Gesù è sempre accanto a tutti, anche nel buio e nella solitudine, di chi si lascia andare ad una vita scontata e triste – ha detto mons. Paglia – Presenza che vince ogni male, ogni tristezza per un futuro più sereno per i bisognosi di forza, di compagnia, di pace. Presenza di un amore così grande e così straordinario, incomprensibile con la ragione, che non chiede niente in cambio, eppure sempre disponibile. Presenza che nella processione del Corpus Domini è visibile nelle strade della città. Presenza che ci spinge a seguirlo – ha detto mons. Paglia – per imparare da lui come camminare per le vie della diocesi. Presenza che si concretizza nella vita di ogni giorno nella creatività dell’amore. In questo anno ad esempio con l’apertura della mensa sono stati distribuiti 10.000 pasti. L’impegno preso in occasione della festa di San Giovenale per liberare i carcerati africani che non possono uscire dal carcere perché poveri e senza aiuto. Ed è pieno di valore umano che 20 ragazze siano state liberate dalla schiavitù della prostituzione grazie a Casa Firmina e la prossima apertura di un centro di accoglienza per bambini abbandonati. Sono segni di amore che si aggiungono a tanti altri segni che già si compiono nelle nostre città per gli anziani soli, per i giovani, per i deboli che non trovano aiuto e consolazione. L’ostia, la sua silenziosa contestazione al nostro egoismo, al nostro modo gretto e avaro di vivere, al nostro istinto a risparmiare fatiche ed energie, ci deve aprire gli occhi e spingere ad un esistenza piena d’amore. Questa sera abbiamo seguito Gesù per prendere esempio da lui su come camminare per le vie di Terni, su come guardarci intorno, su come amare la gente che incontriamo. Ed infine Mons. Paglia ha annunciato, che per rendere ancor più visibile l’amore totale di Gesù per noi, dall’anno pastorale che inizierà, il sacramento della comunione sarà fatto sotto le due specie del pane e del vino in ogni celebrazione festiva e feriale.
Celebrazione all’insegna dei tanti segni di amore verso i più deboli
Processione del Corpus Domini / Il Vescovo: "Gesù è sempre accanto a tutti con amore"
AUTORE:
Elisabetta Lomoro