Anche le strutture sanitarie e socio-sanitarie cattoliche umbre aderiscono ad Accolti.it, iniziativa promossa dall’ufficio di Pastorale della salute della Conferenza episcopale italiana, con un open day fissato per il prossimo 13 ottobre. L’ open day Accolti.it nasce come una condivisione del bene che la Chiesa, attraverso il lavoro di tanti suoi figli e figlie, ha costruito nel tempo.
Le nostre strutture sono state fondate proprio per accogliere e da sempre hanno svolto la propria missione in spirito di servizio e carità e con una profonda attenzione alla persona, quale che sia la sua condizione.
L’ open day del 13 ottobre non sarà una mera esibizione di luoghi o di persone, ma un percorso nella conoscenza di un vissuto diverso da quello che può essere nell’immaginario collettivo. La conoscenza diretta del mondo della fragilità abbatte barriere e pregiudizi, creando cultura e sensibilità; è grande il pericolo, infatti, che l’uomo di oggi smarrisca il senso della dignità della sofferenza, della solidarietà e della comunione con chi soffre.
L’apertura al pubblico delle strutture consentirà a molti di riscontrare non solo l’alta professionalità degli operatori, ma anche i tanti percorsi del prendersi cura che si sono sviluppati negli anni nella nostra regione. Percorsi che coinvolgono gli assistiti e le loro famiglie con un’attenzione a tutte le dimensioni della persona e alle dinamiche di relazione e socializzazione.
Accogliere una persona equivale dunque ad accogliere un progetto di vita: individuale, relazionale, familiare, comunitario. Ci auguriamo che questa iniziativa possa anche fare luce sulla disabilità mentale.
Cresce anche nel nostro territorio il numero di persone con disturbi di tipo neuro psichiatrici e comportamentali. Le nostre strutture che da sempre hanno saputo accogliere i bisogni emergenti nel campo socio sanitario, sono in prima linea nella presa in carico di giovani e adulti con questi disturbi.
Il mondo del disagio della sofferenza mentale viene spesso dimenticato, ma molte volte l’indifferenza, la noncuranza e le perplessità verso queste persone, che feriscono la dignità umana, nascono dalla scarsa conoscenza, dai pregiudizi, dallo stigma e dalla mancata consapevolezza del lavoro effettivamente svolto.
L’avvicinamento alle nostre realtà può diventare una grande finestra verso la consapevolezza della qualità del servizio che viene offerto ad un numero sempre crescente di persone che presentano situazioni e problematiche riconducibili all’ampia cornice della disabilità fisica e mentale entro cui si configurano non solo difficoltà e problemi di differente portata, con uno sguardo attento alle potenzialità dei percorsi riabilitativi.
L’ open day del 13 ottobre può rappresentare un primo passo per l’avvio di una rete in cui maturare la consapevolezza dei bisogni emergenti nel mondo della disabilità, conoscere un ambiente umano capace di ascolto, di attenzione e di incontro con persone che desiderano di essere capite nelle loro attese; ma può essere anche il confronto dei percorsi riabilitativi e la condivisione delle best practices per coltivare un substrato fertile che alimenti la ricerca e il progresso scientifico in un ambito che necessita di questi parametri per procedere e progredire in umanesimo e scienza.
Come ispirazione ecclesiale, il progetto fa proprio l’invito rivolto da Papa Francesco nel 2013 quando sollecitò a riflettere sul destino che attende chi non è in grado di condurre una vita in autonomia. Si tratta di persone che si ritrovano molto spesso emarginate e senza una strada significativa da percorrere. Persone troppo spesso scartate.
Per conoscere quali strutture umbre hanno aderito all’iniziativa, si potrà consultare il sito www.accolti.it.
Francesca di Maolo
presidente Istituto Serafico di Assisi – presidente Aris Umbria (Associazione religiosa istituti sociosanitari)