Siamo a settembre. A Terni si è accesa come non mai l’attenzione sulle varie tematiche relative all’università. I nuovi corsi di laurea che si avvieranno fin da questo anno hanno impegnato e impegnano tutt’ora le autorità accademiche, quelle politiche, vari settori della vita sociale; le nuove facoltà e l’incremento delle esistenti stanno offrendo prospettive nuove a tanti studenti e sono occasione di sollievo per le finanze di tante famiglie. Soprattutto, ci piace ricordarlo, lo sviluppo dell’Università sarà un bene pubblico: servirà ad aumentare il tasso di cultura della città e quindi segnerà, almeno così vogliamo pensare, un salto qualitativo della vita comune segnata da tanta mediocrità. Bene ha fatto la chiesa locale ad impegnarsi, nei limiti delle sue capacità e possibilità, a far sì che tutto questo diventasse realtà. La stessa comunità ecclesiale non deve dimenticare il suo Istituto di scienze religiose. Ad una città che si avvia ad essere più colta, la comunità religiosa deve offrire “una fede più pensata”. Non c’è bisogno solo di favorire l’incremento della pratica religiosa, di comportamenti più accettabili sotto il profilo etico, di una religiosità consolatoria; c’è bisogno di una nuova ” intelligenza della fede”. Per questo è nato l’ Istituto di Scienze Religiose e per questo vuol seguitare a vivere. E’ una possibilità da “sfruttare” prima di tutto dai catechisti, dai diaconi, ma anche dal clero che voglia aggiornare la sua cultura teologica, a volte, non nascondiamocelo, abbondantemente ricoperta dalle ragnatele e dalla polvere che il tempo deposita. E’ una possibilità offerta anche a tutti coloro che hanno un minimo di curiosità e desiderano andare oltre le poche conoscenze più o meno frutto del “sentito dire” e che spesso non vanno oltre una apparente approssimazione. La nostra impressione è che tra le cose a cui non c’è limite occupi una posizione di primo piano l’ignoranza religiosa. L’istituto di Scienze religiose ha avuto fin dalla sua nascita (primi anni ’70) una costante fase di espansione mantenedo le iscrizioni sempre al di sopra dei 60 alunni. E’ diminuito negli ultimi due anni fino ad arrivare al livello più basso l’anno scorso, quando gli alunni sono scesi al di sotto dei 50, qurantasei per la precisione. Vorremmo che il trend si invertisse, che ricominciasse l’ espansione. Ne ha bisogno la Chiesa locale e sarebbe una ricchezza per tutta la città. Ricordiamo che la segreteria del’ Istituto è aperta il martedì e il venerdì dalle ore 15,30 alle 19, che l’Istituto ha la sua sede in Via XI febbraio 4 ( a lato di piazza del Duomo) e il telefono è 0744-401518.
C’è bisogno di una nuova “intelligenza della fede”
Inizio del nuovo anno accademico per l'Istituto di scienze religiose
AUTORE:
Gianni Colasanti