Cdl. La debole opposizione

Elezioni amministrative

In Umbria l’Unione si ‘diverte’ a litigare, per poi vincere, mentre la Casa delle Libertà non riesce a diventare neanche opposizione. L’esito delle elezioni comunali nei 9 centri della regione sembra confermare questa tesi. L’Unione si aggiudicherà i sindaci di Gubbio e Città di Castello ma occorre aspettare ancora per sapere chi governerà le due città (favoriti Orfeo Goracci su Paolo Barboni e Fernanda Cecchini su Franco Ciliberti) ma in queste due settimane le lacerazioni negli schieramenti di centrosinistra, in questi due importanti centri, non si comporranno certamente, anzi. È vero che la vita politica di un Comune ha risvolti diversi (per la vicinanza tra elettore e candidato) rispetto alle consultazioni di diverso tipo – regionali, politiche ed europee – però in questa tornata elettorale le ‘fughe’ sono state numerose. Nell’Unione la divisione ha caratterizzato anche il tonfo di Assisi dove il candidato del centrosinistra, Claudio Passeri, non ha raggiunto il ballottaggio (anche per il successo di una lista civica di sinistra), nonostante le lotte interne alla Cdl. Ha vinto Claudio Ricci, al primo turno, sbaragliando i concorrenti: è l’unica nota lieta per il centrodestra nella regione. Nocera Umbra governata dalla Cdl è tornata al centrosinistra con Donatello Tinti. A Città di Castello la Cdl, unita nel segno di Andrea Lignani Marchesani (An), non è riuscita neanche a raggiungere il secondo turno. A Gubbio il centrodestra, diviso tra 4 candidati, conquisterà solo qualche consigliere. La Cdl non sembra in grado di costituire un nucleo forte per esercitare quel ruolo di opposizione che la storia politica di questa regione gli assegna. D’altronde l’Unione, che governa da sempre (o quasi), spesso distribuisce le candidature nel territorio, secondo un metodo che spesso non pare tener conto della vita dei singoli centri. Candidature imposte dall’alto, oppure attraverso una spartizione delle componenti della coalizione provocano reazioni che poi, nell’urna, non si gestiscono più.

AUTORE: R. C.