Armando Catrana, perugino doc di Corso Garibaldi, da oltre quarant’anni missionario salesiano laico in Brasile, come tre anni fa, ha fatto visita alla nostra redazione. La Voce per lui è un filo che da lontano continua a tenerlo legato alle sue radici. Nel prossimo mese di agosto compirà 50 anni di professione religiosa. La sua vocazione è maturata proprio nel borgo dove, sin dall’età di 4/5 anni ha frequentato l’oratorio dei salesiani. Allora il quartiere di Sant’Angelo era una delle zone più difficili del centro storico e l’oratorio si dedicava ai giovani che altrimenti rimanevano sulla strada. Ora che dovrebbe essere il tempo di andare in pensione, Armando, com’è sua indole, pensa al futuro e coltiva progetti che sarebbe lungo e arduo qui descrivere. L’età non sfiora minimamente la sua vitalità. Quando esplode nella caratteristica risata si sente anche al piano inferiore. La sua vitalità, coordinata con una forte volontà, mai doma anche di fronte a ostacoli che ad altri sembrerebbero insormontabili, lo ha portato a costruire un piccolo mondo, ispirato allo stile di Don Bosco, dedicato allo studio, formazione professonale e sostegno morale e culturale di grande rilievo, riconosciuto anche da enti e istituzioni pubbliche e private del Brasile. La missione di cui è attualmente responsabile si trova tra il Mato Grosso e la città di San Paolo. Vi opera da dieci anni. In Brasile, nel bairo (favelas) di Vila Piloto ha realizzato una missione con un oratorio per bambini e ragazzi. Vila Piloto era un villaggio abitato dagli operai che hanno costruito la grande diga sul fiume Paranà. Terminati i lavori gli operai hanno abbandonato il villaggio lasciandolo nella povertà. I salesiani vi hanno creato una missione, con una parrocchia e una scuola di formazione professionale di cui Catrana è presidente. La scuola forma i giovani ai diversi mestieri come computer, taglio e cucito, saldatura con le varie specializzazioni (molto richiesta), istallazioni elettriche nelle case e aziende industriali. Anche la Cei ha contribuito con un finanziamento all’equipaggiamento delle officine per le macchine e le moto. C’è molta richiesta di giovani specializzati. “Il lavoro da noi c’è – dice Catrana – il problema è la formazione”. In Brasile sta emergendo la classe media e si sta attenuando il divario tra chi è troppo ricco e chi è troppo povero ma la povertà ancora esiste e alla missione vanno famiglie a chiedere un aiuto per pagare le bollette del gas e dell’elettricità. “Con la Petro Bras, la più grande compagnia petrolifera del Brasile, abbiamo stipulato una convenzione con la quale stiamo formando dei giovani da 13 a 18 anni per lavorare nelle loro fabbriche” racconta Catrana. A maggio si è concluso il primo corso di 480 giovani, un’altro è in corso da agosto per altrettanti studenti provenienti da famiglie di diversa fede. Nel bairo vivono 17 chiese evangeliche “ma si vive insieme in pace”. A giorni Armando tornerà in Brasile e porterà con sé anche la sorella. Gli facciamo un caloroso augurio di buon lavoro.