I più di duecento partecipanti al Convegno regionale delle Caritas, che si è tenuto a Bovara di Trevi sabato scorso, non erano dei semplici frequentatori di una delle tante riunioni di studio, pur importanti e meritevoli, ma persone che operano sul campo e in prima fila a contatto con coloro che sono colpiti da varie forme di povertà e disagio. E’ logico pertanto, come viene fuori dalle interviste (vedi sopra), che siano piuttosto critici, severi e anche delusi. Le risposte alle richieste di aiuto sono sempre limitate e pertanto inadeguate alle esigenze che emergono in misura sempre maggiore. Ma un certo velo di amarezza che sembra presente in questi operatori non è per la mancanza di risorse da destinare ai poveri, quanto nella difficoltà di diffondere una sensibilità e una mentalità che metta gli ultimi al primo posto secondo la gerarchia evangelica dei valori. E’ proprio sulla base di questa scelta che si dovrebbe costruire la parrocchia, secondo la formulazione del tema del Convegno: “E’ possibile costruire la parrocchia a partire dalla Carità?” Non si tratta cioè di costituire nella parrocchia un gruppo Caritas che abbia determinati compiti di assistenza, quanto impostare il lavoro pastorale a partire dalla carità come dimensione essenziale della vita della comunità cristiana, che interagisce con la catechesi e la liturgia. Su questa interrelazione e la centralità della carità per un’autentica vita cristiana hanno ruotato le relazioni e gli interventi e in modo particolare l’arcivescovo Fontana con il suo intervento. Al convegno erano presenti anche mons. Sergio Goretti, vescovo di Assisi Nocera Gualdo e presidente della Ceu, mons. Giovanni Scanavino, vescovo di Orvieto Todi e mons. Guerrino Di Tora, direttore della Caritas di Roma. La prospettiva dei vescovi umbri fatta propria dalla Caritas regionale è di promuovere in ogni parrocchia un gruppo Caritas che faccia da stimolo e da supporto per la pastorale della carità dell’intera comunità cristiana. Questa problematica che è propria di tutta la Chiesa italiana sarà dibattuta in un Convegno nazionale che si terrà in giugno a Lecce e vedrà uniti in un’unica riflessione gli operatori della liturgia e della catechesi oltre che della Caritas, intesi come i tre pilastri della vita della parrocchia.