Campagna elettorale a suon di slogan e cartelloni

Tasse, viabilità e centro storico alcuni dei temi dibattuti in vista delle prossime elezioni

Il sindaco di tutti, l’assessore per tutti, il consigliere al servizio di tutta la comunità. Mancano poco più di due settimane al voto e i candidati stanno dando vita ad una campagna elettorale senza esclusione di colpi (basta dare un’occhiata ai manifesti che campeggiano in ogni angolo della città). Dopo le prime giornate di poster e slogan è la volta del contatto con la gente, del porta a porta per illustrare i programmi. È il momento delle cassette della posta inondate di santini e depliant. Ma è anche la volta dell’attacco a fondo sulla cattiva amministrazione degli ultimi cinque anni (nel caso del centrodestra), sulle promesse realizzate, le grandi opere e sulla carenza del ruolo dell’opposizione (nel caso del centrosinistra).Da una parte si denuncia la perdita del ruolo strategico di Perugia, ci si lamenta della chiusura dell’acropoli alla quotidianità e, al contrario, dell’apertura del centro storico come un contenitore di eventi di massa. Eventi che il centro non può sopportare. E poi c’è da affrontare il discorso sicurezza (un punto sul quale tutte le liste e i candidati sono d’accordo, però), quello sulla qualità della vita che è diminuita; e che dire delle irragionevoli scelte urbanistiche e della manutenzione dell’ordinario? Dal centrodestra, infine, si critica il paventato aumento di tasse (affermazione del sindaco Locchi in un’intervista), chiedendo una riduzione delle imposte e dell’Ici in particolare. Dall’altra parte non si sta a guardare. L’Amministrazione uscente ha dedicato particolare attenzione al quotidiano, ai problemi di tutti i giorni dei cittadini e del tessuto produttivo locale. Un impegno dimostrato con i fatti e le opere realizzate (o in via di ultimazione, Minimetrò, trasferimento di Monteluce e altro ancora). Per non parlare dei lavori dell’aeroporto di Sant’Egidio e lo spinoso ‘Nodo di Perugia’, da Collestrada a Corciano. L’attenzione al quotidiano, inoltre, è dimostrata dalle politiche sociali: riforma del sistema di accesso agli asili nido, con introduzione del riccometro di 11 fasce di reddito; il contributo di accompagnamento per gli anziani e quello per gli affitti. Ma oltre che per i contenuti, questa campagna elettorale sarà ricordata anche per la guerra dei manifesti, e dei faccioni, il più delle volte realizzati con il supporto dei moderni software di elaborazione digitale: rughe e imperfezioni sono spariti. Ma la palma del più eccentrico spetta al consigliere che per denunciare lo spreco dell’amministrazione uscente, si è fatto ritrarre in mutande.

AUTORE: Umberto Maiorca