Linea diretta per i fedeli e non, per i loro commenti, suggerimenti e riflessioni. La diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino ha accolto l’invito di Papa Francesco e della Chiesa italiana a mettersi in ascolto e in cammino, attraverso il Sinodo (dal greco “camminare insieme”) per dare modo a tutti, credenti e non credenti, praticanti e coloro che sono lontani dalle chiese, di esprimersi.
Tra le iniziative “chiediamo di inviare una nota, un commento, una riflessione – l’invito dei referenti diocesani per il Sinodo 2021-2023 Marina Zola e Luca Viaro – o semplicemente due righe per raccontare la propria esperienza di Chiesa oppure cosa si pensi della Chiesa o quanto sia significativa la sua presenza nella comunità cittadina di cui si fa parte. Pregheremmo di far pervenire queste riflessioni entro il 31 marzo all’indirizzo e-mail sinodo2123assisinoceragualdo@gmail.com. Ve ne saremo molto grati perché, ne siamo certi, ci aiuterebbe a cambiare in meglio e, in un mondo in cui sempre di più pare prevalere l’IO, a camminare di più insieme”. Oltre alla possibilità di inviare una email si può rispondere ad alcune domande e suggestioni al link https://forms.gle/FWUEDA2T6LHhNf276.
È in programma anche un‘iniziativa di confronto diretto dal titolo “Le voci di tutti… anche la tua” prevista per martedì 29 marzo alle 21, cui si può aderire mandando un messaggio sempre all’indirizzo email sinodo2123assisinoceragualdo@gmail.com per ricevere il link per l’incontro via Zoom.
“Stiamo percorrendo – sottolineano i referenti – la prima delle tre fasi del processo sinodale, proprio la fase dell’ascolto, quella che riguarda le singole chiese diocesane, una ‘consultazione del popolo di Dio’, un ascolto dal basso della gente, cara al Pontefice, già presente nella nostra esperienza diocesana con il sinodo celebrato dopo la prima visita pastorale e la seconda ancora in corso, ma che certo è sempre da accrescere e migliorare”. Come afferma il Santo Padre “una Chiesa sinodale è una Chiesa dell’ascolto, nella consapevolezza che ascoltare è più che sentire”.