Il 17 gennaio, Borgo Sant’Antonio viene riconosciuto tra i “Borghi più belli d’Italia”. A proclamarlo, in una cerimonia ufficiale, sarà il presidente del Club, Fiorello Primi, nell’ambito delle tradizionali celebrazioni della festa di sant’Antonio abate. Questo riconoscimento è stato ottenuto grazie all’impegno dei residenti di corso Bersaglieri e porta Pesa (circa 40 famiglie) che, dal 2010, hanno deciso di costituire l’associazione “Rivivi il Borgo” per restituire vivibilità al loro quartiere che ad oggi conta circa 300 iscritti.
“Tutte le iniziative da noi organizzate, – spiega il portavoce Nicola Tassini – sono autofinanziate. L’unico contributo su cui possiamo contare è quello del Comune di Perugia in quanto ‘Rivivi il Borgo’ rientra nel Coordinamento delle associazioni del centro storico, noto anche con il nome ‘Luci della città vecchia’”.
Tuttavia, sottolinea Tassini, anche se non a livello economico, l’associazione può contare sul supporto delle istituzioni e della Curia, con le quali si è instaurato un rapporto di dialogo e di reciproca stima che ha consentito di recuperare un’identità e restituire alla città e ai cittadini alcuni spazi pubblici chiusi da anni. Tra questi l’oratorio della Confraternita di Sant’Antonio Abate, riaperto dopo quarant’anni di chiusura, e dell’oratorio di San Giovanni Battista, oggi sede degli scout Umbria.
Le problematiche che riguardano l’intera città di Perugia, soprattutto spaccio e microcriminalità – dice ancora Tassini – sono discusse e condivise con le varie associazioni cittadine: “Abbiamo capito che l’unico modo per migliorare la situazione è collaborare tra di noi per promuovere piccole ma efficaci attività che, unite a quelle di altri gruppi, possono far tornare Perugia tra le città più vivibili d’Italia”.
Gli eventi organizzati puntano al raggiungimento di risultati concreti. Borgo Sant’Antonio ne è l’esempio, con iniziative come la “Via dei presepi” allestita nel periodo natalizio in locali messi a disposizione gratuitamente dai residenti, e le statuine offerte dalla vice presidente dell’associazione, Marisa Rosi, che hanno attirato numerosi visitatori. Oppure la ristrutturazione di botteghe, fondi e della fonte collocata a ridosso di porta Sant’Antonio.
Così anche la festa di sant’Antonio (16 e 17 gennaio) è vista dagli abitanti come un punto di partenza e non come d’arrivo. “La tradizione va conservata e promossa” perché, sostiene il portavoce, “può essere uno strumento per ricreare un tessuto sociale e relazionale che ormai manca da tempo”.
La festa di sant’Antonio
VENERDÌ 17 GENNAIO, nella festa del Borgo, c’è un ricco programma di eventi nella chiesa di Sant’Antonio e dintorni.
Ore 11 messa mattutina. Segue svelatura della copia della “Madonna d’Alba” di Raffaello
Ore 15 messa pomeridiana – al termine, benedizione degli animali e dei loro accompagnatori
Ore 16 ufficializzazione dell’ingresso di Borgo Sant’Antonio nel club “I Borghi piùbelli d’Italia”
Ore 17 concerto del coro del Cai (m° Paolo Ciacci); il ricavato delle offerte andrà agli Amici del Malawi
Ore 18 Palio del Borgo