Un problema in meno per chi cerca un luogo ideale dove vivere. È di questi giorni, infatti, la notizia che l’Istat ha indicato Bevagna come città italiana più vivibile. L’antica Mevania, ha detto il direttore dell’istituto di ricerca, è il posto ideale dove starsene in tranquillità. Si è immersi nella natura e allo stesso tempo si è vicino ai grandi centri quali Foligno, Spoleto, Perugia e addirittura anche Roma. Ma quali sono le motivazioni che hanno spinto l’Istat, una delle fonti più attendibili in merito, a dare questo riconoscimento a Bevagna? Istintivamente verrebbe da dire che il merito va attribuito al “Mercato delle Gaite”, che dà lustro alla città umbra in tutto il territorio nazionale e non solo. Certamente l’antica manifestazione, che ogni anno raduna migliaia di persone, ha contribuito all’alto elogio che Bevagna ha avuto. Ma chi è umbro, e soprattutto bevanate, sa benissimo che questa “nomina” ha radici molto più lontane, che vanno ricercate nella storia, nella spiritualità e nelle attività civili e artigianali della città. A Bevagna, di cui esistono tracce di insediamento umano fin dall’età del ferro, il tempo sembra essersi fermato. Il centro storico è rimasto, fatti salvi i restauri dovuti, intatto. E proprio qui sta la grandezza della città. Ha saputo mantenere salde le strutture del passato, senza rinunciare alle nuove forme di modernità offerte dalla tecnologia. Anche l’elevato profilo spirituale di Bevagna ha inciso sulla scelta dell’Istat. La diffusione del cristianesimo in tutto il territorio è stato opera di numerosi martiri, tra cui san Vincenzo primo vescovo e patrono della città. Col tempo poi la Chiesa di Bevagna è confluita in quella di Spoleto, di cui ancora oggi ne è parte imprescindibile. Luogo ideale per vivere, quindi, ma anche luogo dove rigenerarsi spiritualmente, vista la presenza di una parrocchia molto attiva e di due monasteri di clausura. Entusiasta il sindaco Enrico Bastioli: “Tutta la città è onorata dell’insigne riconoscimento. Credo che sia stato premiato il concetto di vivere che c’è a Bevagna, la molta voglia di stare insieme, e l’impegno di tutti per il bene comune” ha affermato Bastioli. “Bevagna – continua il primo cittadino – è una realtà viva grazie anche alle numerose associazioni di volontariato presenti, sia laiche che religiose. Ancora, credo che la nostra città sia stata premiata per le politiche di valorizzazione che spende a favore delle frazioni. Non c’è una focalizzazione di iniziative solo nel centro storico. Il nostro motto potrebbe essere ‘Bevagna uguale Territorio’ conclude il Sindaco.
Bevagna “capitale” del vivere bene
Secondo l'Istat la cittadina umbra è la più vivibile d'Italia
AUTORE:
Francesco Carlini