Il cardinale Gualtiero Bassetti ha convocato questa mattina 27 maggio alle ore 12, in concomitanza con l’annuncio dato dalla Sala stampa vaticana, i collaboratori di curia per annunciare che Papa Francesco ha accettato la sua rinuncia al governo pastorale della diocesi di Perugia-Città della Pieve già presentata cinque anni fa al compimento dei 75° anno, come stabilito da Diritto canonico. Papa Francesco non l’aveva accolta con la formula «donec aliter provideatur» (fino a nuovo provvedimento), in ragione della elezione di Bassetti a presidente della Conferenza episcopale italiana.
Con l’elezione del nuovo presidente Cei, e la conclusione, oggi, dell’assemblea dei vescovi, il Papa ha accolto la rinuncia del Cardinale.
Entro 8 giorni sarà eletto l’amministratore diocesano
Nell’incontro di questa mattina Bassetti ha ringraziato per la collaborazione ricevuta ed ha annunciato che da questo momento la guida della diocesi passa al vescovo ausiliare e vicario generale monsignor Marco Salvi il quale entro otto giorni convocherà il collegio dei consultori per eleggere l’amministratore diocesano.
Nel breve incontro Bassetti ha voluto salutare tutti. “Sono molto sereno” ha detto, ed ha aggiunto che ciò che conta nella vita, anche dei vescovi, è l’amore.
Bassetti ha richiamato la meditazione fatta ai vescovi celebrando la messa all’Assemblea della Cei. “Ho detto che quello che conta nella vita per tutti noi, anche come vescovi della Chiesa, è amare, – ha detto Bassetti – percorrere le vie dell’amore”.
“Finché avrò un briciolo di cervello e di cuore – ha aggiunto – nessuno mi potrà impedire di continuare a percorrere le vie dell’amore, ad amare e servire le anime, magari anche meglio di come ho fatto fino ad ora, per essere ancora al servizio della mia Chiesa e di tutta la Chiesa, come Cardinale. Quindi – ha concluso – sarò sempre a disposizione per questo e mi troverete sempre per questo, ovunque io vada”.
In attesa del nuovo vescovo
Il cardinale Bassetti in una dichiarazione all’Ansa ha spiegato che ora attende la nomina del nuovo vescovo di Perugia-Città della Pievve “come uno dei diocesani”. “Sono un presbitero di questa Chiesa – ha aggiunto – e ho già detto che quando il Signore mi chiamerà desidero essere sepolto nella cattedrale di Perugia. Il mio desiderio è di morire come sacerdote di questa città”.
Il cardinale Bassetti prepara intanto il suo trasferimento a Città della Pieve dove trascorrerà il suo tempo da arcivescovo emerito. L’ attenzione è concentrata sui libri. “Ne ho ricevuti molti durante la presidenza della Cei – conclude – e vorrei che questo patrimonio non andasse disperso”.
Preghiera per il nuovo vescovo
Intanto oggi l’Ufficio liturgico diocesano ha diffuso una Nota contenente le indicazioni per le celebrazioni eucaristiche, in attesa della nomina dell’Amministratore diocesano e della designazione del nuovo Arcivescovo.
In questo tempo, infatti, nella “Preghiera eucaristica” viene omesso il nome del Vescovo finché non sarà nominato il successore di Bassetti.
Inoltre si prega Dio per il nuovo vescovo:
“ascolta, o Padre, la nostra unanime supplica in questo tempo di attesa, perché alla nostra Chiesa venga da te donato un pastore che pasci il gregge di Dio, sorvegliandolo non per forza ma volentieri secondo Dio; non per vile interesse, ma di buon animo; non spadroneggiando sulle persone a lui affidate, ma facendosi modello del gregge”.
Infine, in tutte le celebrazioni eucaristiche di domenica 29 maggio, viene inserita una intenzione di preghiera per ringraziare coralmente Dio per il ministero episcopale del card. Bassetti:
Il saluto e il grazie dei Vescovi umbri a Bassetti
I Vescovi dell’Umbria hanno diffuso una nota in cui esprimono vicinanza al Cardinale. I Vescovi, si legge nella nota, “si stringono con ammirazione e riconoscenza attorno al Cardinale Gualtiero Bassetti nel giorno in cui lascia il servizio episcopale nella Chiesa di Perugia-Città della Pieve. Ricordano con gratitudine la ricca umanità e la sapienza ecclesiale con cui ha accompagnato in questi anni la Conferenza Episcopale umbra e il suo cammino, anche mentre ricopriva l’incarico prestigioso e particolarmente impegnativo di Presidente della Cei”.
“La sua generosa dedizione – aggiungono – capace di tessere relazioni per favorire e rafforzare la comunione rimane per noi esempio ‘alto’ di arte pastorale e preziosa eredità da raccogliere e custodire. Siamo certi di poter contare ancora sulla sua compagnia e sul suo consiglio, e gli auguriamo un tempo sereno e fecondo di frutti”.