Anziani: essere discepoli al servizio della comunità

Pellegrinaggio diocesano a Loreto

Dopo l’incontro dello scorso anno degli anziani con il Papa a Roma, il pellegrinaggio diocesano a Loreto, è stato il primo appuntamento, proposto dalla rinnovata commissione diocesana, per un cammino che possa rivalutare gli anziani al servizio della comunità. Non una semplice assistenza agli anziani o attenzione alle loro esigenze, ma una forma di vivere il mondo della terza età solidale e al servizio attivo. Gli anziani, ricchi di esperienza e di tempo libero, non vanno lasciati a margine della società ma sollecitati ad avere un ruolo vivo, solidale e propositivo nel mondo cattolico, nella preghiera, nel servizio agli altri, nella parrocchia, nei movimenti e associazioni, rivalutando la loro grande ricchezza e riconoscendo quel ruolo dinamico che non mandi sprecato il patrimonio di esperienza di cui sono portatori. Sono state tante le persone non più giovani, che si sono ritrovate nella Basilica di Loreto per la celebrazione presieduta dal vescovo mons. Paglia e poi per il momento di festa insieme al centro Giovanni Paolo II di Montorso, allietato da musica, allegria, spiritualità e riflessioni di esperti in geriatria e problematiche degli anziani. Nel pomeriggio gli interventi della dott.ssa Proietti geriatra dell’ospedale, di don Riccardo Mensuali e dell’ing. Lombardi sono stati l’occasione per evidenziare come spesso si parli troppo degli anziani, ma si faccia poco per loro. La terza età non deve rappresentare il momento dell’abbandono di ogni interesse o attività, fase decadente della vita, riduzione delle capacità e delle autonomie, ma maturità, saggezza ed esperienza da offrire a chi è solo, giovani, anziani, malati o più semplicemente alla preghiera che, secondo gli esperti, si rivela anche un’ottima pratica di rilassamento, perché pregare in modo costante determina una regolarizzazione del ritmo del cuore e della respirazione, come è stato evidenziato da studi effettuati negli Stati Uniti su un campione di persone al di sopra dei 65 anni. Sono proprio gli anziani che devono allora riscoprire una nuova chiamata del Signore per essere suoi discepoli al servizio della comunità. E’ questo anche lo spirito di una nuova età della chiesa che invita ad essere parte viva e fattiva della vita religiosa della propria comunità, in uno scambio di amore con tanti altri anziani e meno anziani, per essere un vero e proprio esercito di solidarietà creativa, mettendo a disposizione qualche minuto del proprio tempo. L’intento di queste iniziative è anche quello di dialogare e conoscere le persone, il loro mondo, la loro realtà per saper poi proporre qualcosa di adeguato, in riferimento sempre a quello che la chiesa suggerisce per la pastorale degli anziani e a quelle che sono le esigenze della comunità locale diocesana.

AUTORE: Elisabetta Lomoro