Umbria ha il cuore verde’ dice un suggestivo slogan propagandistico, impregnato del color pallido degli olivi e del verde intensissimo dei boschi a primavera. Ne nasce aria di fresco, di pulito, di nuovo. Bisogna però anche chiedersi se l’Umbria sia ‘verde’, cioè vivace e bella, pure in altri versanti: il lavorativo, il sociale, l’educativo, il culturale, il politico, il familiare. Un approccio a volo di uccello sembrerebbe dire che il ‘verde’ regge più o meno. A me interessa in questo momento il versante della famiglia, che è il fattore più sensibile per verificare la qualità d’un popolo o d’un ambiente. Carità di patria vorrebbe che non si approfondisse troppo l’analisi, contentandosi dell’esistente: non è questa però una risposta seria, la quale ha bisogno di analizzare con più acume la situazione. Per conoscere meglio e proporre i rimedi più opportuni si terrà il 18-19 ottobre, sabato e domenica, a Santa Maria degli Angeli un Convegno regionale di tutte le diocesi dell’Umbria per fare un check up meno affrettato della famiglia, riflettere sul tipo di interventi da fare e da sollecitare, proporre mete comuni che ogni diocesi porterà avanti come meglio potrà. Nel 2001 ci proponemmo di conoscere meglio l’universo dei giovani, con analoga ricerca e convegno regionale che condusse al rilancio degli oratori parrocchiali e interparrocchiali. Gli oratori sono ormai molti, e giungono da tutti notizie di soddisfazione. Non è però ancora la risposta su misura per i giovani, che a Perugia sono assai di più che altrove a causa delle due università; stiamo tuttavia provvedendo con l’avvio dei centri di accoglienza e di ascolto, oltre che con iniziative di nuova evangelizzazione. Ora, dopo l’aggravarsi del dissesto educativo, vera piaga del nostro tempo, occorre avviare un nuovo Patto educativo tra tutti coloro che operano in questo settore, a cominciare dalla famiglie, dalla Chiesa, dalla scuola, dalle società sportive ecc. I giovani, a partire dai piccoli, stanno andando allo sbando: lo dicono indagini e dati statistici, e l’Umbria è malmessa, dall’alcol alla droga in giovanissima età, ai primati della prostituzione. Già i figli sono pochi perché c’è stata e c’è la lotta ideologica contro la vita, e c’è sovrana indifferenza (se non ostilità) politica verso le famiglie numerose; poi i figli che ci sono hanno in casa e fuori casa, sulla tv e su internet, esempi e insegnamenti espliciti contro la vita e la stabilità della famiglia, e navigano nell’indifferenza etica e valoriale. I frutti di questo disordine programmato sono già visibili nell’aumentata precarietà del nostro vivere sociale; ma non si vedono ancora attenzioni più accorte da parte delle famiglie, né incisive prese di posizione delle autorità. I vescovi e i preti si ritrovano spesso ad essere delle Cassandre inascoltate. Auguriamoci che le famiglie chiamate a Convegno possano avere migliore ascolto sociale.
Andiamo a Convegno per…
Parola di Vescovo
AUTORE:
' Giuseppe Chiaretti