Ancora troppo pochi i donatori periodici di sangue in Umbria

Oltre 31 mila le donazioni nel 2000

Sono 31 mila 260 le donazioni di sangue effettuate dagli umbri nel 2000 (25.945 raccolte da donatori periodici “Avis”, pari all’83%), con un incremento rispetto al 1999 di mille 480 unità. I dati sono stati presentati dal presidente dell'”Avis”, Andrea Casale, in una conferenza stampa congiunta “Avis-Regione” in cui è stata illustrata una campagna di comunicazione sociale “Diventa anche tu un donatore periodico di sangue” e sono state fornite indicazioni sulle scelte operate dalla Regione con il “Piano sanitario regionale” in tema di donazione e raccolta del sangue e sul fabbisogno di sangue e dei suoi derivati. “E’ ancora rilevante il contributo dei donatori occasionali stimato al 7%”, ha detto Casale aggiungendo che “per garantire all’Umbria una effettiva autosufficienza e per la sicurezza e la qualità dei servizi è indispensabile incrementare il numero dei donatori periodici”. Carlo Romagnoli, della direzione regionale sanità e servizi sociali della Regione dell’Umbria, ha quindi illustrato la relazione sullo stato d’avanzamento del “Progetto regionale sangue”, elaborata nell’ambito Piano sanitario regionale, Romagnoli ha sottolineato i miglioramenti avvenuti sia rispetto al passato (nel 1984 in Umbria c’era il 67% di donatori occasionali) che nei confronti della situazione nazionale che vede una presenza media di donatori occasionali pari al 14%, il doppio di quella umbra. “I dati molto positivi ottenuti lo scorso anno – ha aggiunto Casale – sono anche il frutto di una campagna di comunicazione sociale, informazione e formazione degli operatori che, nel 2000, è stata ripetuta in varie occasioni in stretta collaborazione con le istituzioni e le organizzazioni sociali e sportive”. Per il 2001, anno internazionale dei volontari, è molto fitto il calendario d’iniziative che rientrano nella campagna di comunicazione “Entra anche tu nel mondo del volontariato. Diventa donatore periodico di sangue” (attivata in collaborazione con Regione dell’Umbria, Federfarma e Assofarma, Coni, Conferenza episcopale umbra e Direzione regionale della Pubblica istruzione). Saranno promossi incontri e distribuito materiale informativo; particolare attenzione sarà rivolta al mondo della scuola con iniziative di sensibilizzazione nei confronti dei giovani. L’attuazione del “Piano sangue regionale” e valutazione dei dati regionali 2000 sulla raccolta del sangue sono stati al centro della trentesima Assemblea regionale dell’Avis svoltasi a Cascia il 21 e il 22 aprile, cui hanno partecipato i delegati delle 51 sezioni umbre, in rappresentanza di 19.311 iscritti.