Il futuro di Umbria Mobilità è ancora a rischio, ma potrebbe esserci qualche buona novella: c’è l’interesse di Busitalia, la società di Trenitalia che si occupa del trasporto su gomma, che ha spedito all’azienda umbra di trasporti una lettera in cui si chiedono chiarimenti a proposito del bando di vendita. Vendita che riguarda il 70 per cento di Umbria Mobilità Esercizio, la nuova srl frutto dello scorporo che si occuperà, assorbendo uomini e mezzi, di gestire il servizio nella regione. Per le aziende c’è tempo fino al 29 luglio per dichiararsi interessate all’acquisto. Il giorno dopo, si apriranno le buste. Poi scatterà la seconda fase della vendita, con la spedizione dell’invito a presentare l’offerta, in seguito ci sarà la presentazione vincolante e, infine, la valutazione e l’aggiudicazione. Un percorso che si dovrebbe concludere entro la fine dell’anno. Al momento sarebbero tre le aziende interessate. Oltre a Busitalia, ci sarebbero i francesi di Transdev e una società tedesca. Intanto, tra tante polemiche, è giunta una notizia buona: sono stati pagati gli stipendi agli oltre 1.300 lavoratori dell’azienda unica regionale dei trasporti, che da un anno vive una dura crisi di liquidità. Il clima però tra società e sindacati rimane teso perché c’è sempre il rischio di mobilitazione. E l’Ugl ha proclamato per oggi, venerdì 19, uno sciopero di 24 ore dei dipendenti. La Regione dell’Umbria è intervenuta più volte con l’erogazione di un’altra fetta del maxi-prestito deciso nei mesi scorsi: nelle case dell’azienda finiranno altri 3 milioni di euro, che dovranno servire a tamponare una situazione che rimane difficile. Soldi che l’azienda dovrà comunque restituire entro il 2013.
Nella precedente seduta dell’esecutivo inoltre era stato dato il via libera anche all’altro provvedimento di cui si è discusso per settimane: ovvero l’erogazione diretta all’azienda dei fondi per il trasporto, senza passare da quei Comuni dai quali, secondo i calcoli del numero uno della società Lucio Caporizzi, Umbria Mobilità aspetta ancora circa 8-9 milioni per i servizi prestati. È indubbio che, al di là delle manifestazioni d’interesse, la situazione di Umbria Mobilità resta critica soprattutto per le scelte adottate negli anni scorsi, a partire dalle cosiddette scelte ‘romane’ che hanno portato solo guai, cioè accordi non rispettati. Ma non mancano, ovviamente, le polemiche. “C’è voluto del tempo, certamente troppo, ma alla fine anche la Giunta regionale dice quello che l’Udc ha sostenuto sin dal primo momento riguardo ad Umbria Mobilità sulle scelte industriali della precedente gestione”, che hanno seriamente compromesso la solidità dell’azienda, ricorda il coordinatore regionale Udc, Maurizio Ronconi, secondo il quale sono stati “bocciati anche gli accordi e le alleanze romane”. Botta e risposta tra Maria Rosi (Pdl) e l’assessore regionale ai Trasporti, Silvano Rometti. La prima ha sostenuto che sulla vicenda di Umbria Mobilità “la Regione sta facendo come Ponzio Pilato, evidenziando che le scelte le dovrà fare il Cda, ma una questione importante come quella del futuro dell’azienda unica del trasporto pubblico locale non può non passare al vaglio del Consiglio regionale”. L’assessore ha replicato: “Affermare che la Regione fa come Ponzio Pilato nella questione è quantomeno ridicolo. È noto a tutti che in questi mesi la gran parte delle iniziative e i finanziamenti aggiuntivi erogati all’azienda di trasporto sono stati a carico della Regione”.