Anche un’occasione di crescita

Una delle caratteristiche dell’emigrazione in Italia è di essere multiforme. In Italia arrivano tutti e di tutti i paesi del mondo. In altri Stati europei l’immigrazione è piuttosto selezionata e predominano certi popoli su altri, a causa di legami coloniali e quindi linguistici o per motivi storici (magrebini in Francia, turchi in Germania, congolesi in Belgio).

In Italia, come viene sottolineato anche nell’articolo a fianco, troviamo nazioni molto diverse tra loro per lingua, costumi e cultura. Ciò rende ancora più arduo un rapporto che possa tenere conto delle differenze. Di ciò sono ben consapevoli gli insegnanti. È altrettanto vero però che tale varietà rappresenta per la scuola una ricchezza di stimoli e una fonte di conoscenze. Nello stesso tempo può costituire una spinta alla presa di consapevolezza del proprio mondo, delle proprie tradizioni culturali e anche religiose.

Recentemente mi sono recato presso la Scuola media di Santa Maria degli Angeli, dove erano confluiti anche insegnanti medi di Petrignano e Assisi invitati dal dirigente scolastico Enrico Brozzi a parlare dell’educazione al dialogo interculturale. L’insegnante suor Maria Colocotsà aveva intercettato domande e difficoltà da parte di insegnanti che hanno di fronte alunni di origine straniera e presentano, pertanto, situazioni e problemi legati all’età e acuiti dalla loro estraneità rispetto alla lingua, al costume e alla cultura del nostro Paese.

Si è convenuto che lo sforzo educativo dell’insegnante è quello di aiutare i ragazzi a saper armonizzare l’adesione alla propria identità culturale e quindi religiosa con il rispetto e la capacità di interessamento e di confronto con le diversità con le quali vengono a trovarsi. Per i ragazzi stranieri ciò significa non sentirsi esclusi e rifiutati e per gli italiani non divenire né fanatici né remissivi. In questo sforzo comune di insegnanti, famiglie e alunni la scuola del nostro tempo può divenire una grande occasione di crescita e una educazione alla pace sociale.

AUTORE: E.B.