Amore per gli altri, dono di sé

Iniziato il biennio di formazione per operatori di Pastorale della salute

Nell’ultimo week-end, ha avuto luogo a Spoleto (presso l’Istituto Nazareno della Sacra Famiglia) il primo dei sei incontri della Scuola di formazione per operatori di Pastorale della salute (anno 2004/2005), nel quale abbiamo avuto addirittura il Preside del ‘Camillianum’, padre Giuseppe Cinà, ministro degli infermi (M.I.), il quale ha affrontato il tema delle ‘Radici biblico-teologiche dell’approccio alla sofferenza’. Infatti l’assistenza agli infermi proprio di qui deve partire, dal significato della sofferenza per individuarne le vie di superamento e, anzi, di valorizzazione. Ricordiamo.il detto di Paolo: ‘Sovrabbondo di gioia nella mia sofferenza’. Il prof. Cinà, dopo la prima parte dedicata alla fenomenologia della sofferenza come problema, ne ha approfondito la natura alla luce della Bibbia: non più soltanto un problema ma un mistero, il mistero di Dio ed il mistero dell’uomo: l’analisi, per l’Antico Testamento, si è andata svolgendo soprattutto dalla figura di Giobbe; poi, per il Nuovo, dalla figura di Gesù, come è giunta a noi dai Vangeli e da S. Paolo. Ricordiamo che padre Cinà ha al suo attivo un magnifico libro su San Paolo e il dolore umano (Edizioni Camilliane). Finalmente, a conclusione, il Relatore ha approfondito ‘il significato della sofferenza-morte dell’uomo in Cristo’. Padre Cinà è stato veramente superiore ad ogni aspettativa. Ci dispiace per quanti, dall’intera Umbria, non hanno approfittato di questa occasione veramente unica, tanto il relatore ci ha portato in alto, dal letto dei malati e da ogni situazione di sofferenza alla Trinità addirittura di Rubens e all’estasi di Paolo. Due le maniere con cui il cristiano vive la sua sofferenza: ‘La prima – egli ha detto – consiste nel vivere l’amore radicale come autodonazione e come servizio quale è apparso in Gesù Cristo: amore per gli altri, dono di sé nell’impegno contro la sofferenza, impegno per venire incontro in ogni modo a chi è colpito dal dolore o dalla sventura. L’altra modalità secondo la quale il cristiano vive le situazioni di sofferenza e la stessa morte ‘ è il desiderio ardente di essere associati al Crocifisso, alla sua condizione di ‘svuotamento’ e di umiliazione , come è dato vedere nella tradizione dell’ascesi e della mistica cristiana e come è espresso in innumerevoli figure della storia della Chiesa’. Prossimo appuntamento, in gennaio, al pomeriggio di venerdì 14. Il relatore sarà padre Luciano Sandrin, ministro degli infermi, che parlerà su Chiesa comunità sanante – Teologia della Pastorale della Salute. Quello dello scorso week-end è stato solo il primo di sei incontri che si svolgeranno in questo anno 2004/2005 al quale seguiranno, nel 2005/2006, altri sei incontri, concludendo il tutto, a primavera inoltrata, con un ritiro spirituale. Il corso è stato voluto dalla Ceu per l’intera regione. Le lezioni sono a cura dell’Istituto internazionale di Teologia di Pastorale della salute (il ‘Camillianum’ di Roma), con l’intervento anche di professori dell’Università Cattolica, il Gemelli di Roma.

AUTORE: Agostino Rossi