Altotevere davvero senza frontiere

Successo per la seconda edizione del Festival della solidarietà

Con i successi degli incontri con il filosofo e giornalista africano Filomeno Lopes e con don Giuseppe Stoppiglia, fondatore dell’ associazione Macondo, si è chiusa domenica scorsa la seconda edizione del “Festival della solidarietà”. Tutto è stato inoltre contornato con il grande riscontro di pubblico delle tre serate in musica proposte nella manifestazione, che hanno avuto come oggetto i tributi a dei grandi della musica italiana come Rino Gateano, Fabrizio de Andrè e Lucio Battisti. L’ormai annuale appuntamento che l’associazione “Altotevere senza frontiere” organizza al parco dell’Ansa del Tevere è una manifestazione che serve sia per raccogliere i fondi necessari per portare avanti tutte le iniziative di questo gruppo di giovani, sia per sensibilizzare i cittadini tifernati su alcune problematiche che investono la nostra società e quella di alcuni Paesi più poveri. Nella prima giornata sono quindi stati premiati i due vincitori del concorso fotografico “Come scatta la solidarietà”: Achille Sberna per la sezione libera e Chiara Franceschetti per la sezione studenti, mentre la sera è stata allietata dalle note di Fabrizio de Andrè eseguite dal gruppo tifernate “Anime salve”. Sabato è invece stata la volta dell’ospite speciale con la tribute band di Rino Gaetano, guidata da Marco Morandi e dal nipote del cantautore romano: Alessandro Gaetano. Nella serata conclusiva, infine, dopo la cover band di Lucio Battisti è spettato a Simone Magi, con la “Boss and friends”, chiudere in allegria l’intera manifestazione. I fondi raccolti con questa iniziativa serviranno per costruire una casa ad una famiglia povera in Kosovo, dove i volontari altotiberini saranno presenti nel corso dell’estate. Ma questo progetto non distoglierà i ragazzi di “Altotevere senza frontiere” dal continuare a portare avanti i propri impegni di animazione presso la “Muzi-Betti” e di aiuto alla Caritas umbra. Questa giovane associazione andrà avanti nel proprio impegno di aiuto alle parti deboli della società, continuando ad aumentare nel numero dei suoi iscritti, e non snaturandosi per questo, ma viceversa acquisendo maggiore forza e novità di idee. “Eliminare le frontiere dell’egoismo che ci circondano, soprattutto quelle più vicine a noi, e accostarsi alla sofferenza, spesso silenziosa, di chi ti sta accanto”: questo si legge nel sito dell’associazione, dove viene spiegato quali siano i fini della stessa. “La nostra proposta – sta scritto ancora nel sito – è quella di creare una realtà d’insieme aperta a tutti, attraverso situazioni concrete di solidarietà, con un unico comune denominatore: l’aiuto agli altri, perché chiunque può fare qualcosa e sporcarsi le mani per chi ha bisogno”.