Alto Tevere: in piccolo, i temi energetici mondiali

Si è tenuto a Città di Castello il convegno 'Scenario sostenibilità: il caso autonomia energetica Altotevere', organizzato dalla Fiera delle Utopie concrete

Dal 12 al 14 ottobre Città di Castello è stata sede del convegno ‘Scenario sostenibilità: il caso autonomia energetica Altotevere’, organizzato dall’agenzia Fiera delle Utopie concrete. Il convegno, partendo dal ‘Piano energetico comprensoriale altotiberino’, nato da un accordo tra le amministrazioni locali: Comuni e Comunità montana, l’Università di Perugia ed il Centro ricerche sulle biomasse, ha affrontato il tema dell’approvvigionamento energetico. Il territorio altotiberino: otto Comuni, 74.000 abitanti circa, 2.532 industrie manifatturiere, 35.000 ettari di superficie agricola e 45.000 di boschi (dati raccolti dall’agenzia organizzatrice), alle prese con la crisi dei settori industriale ed agricolo, è un esempio tipico di molte realtà italiane, chiamate a ripensare il proprio sviluppo. Il piano, redatto in bozza, ha delineato due soluzioni per arrivare ad una sostenibilità energetica per l’Alto Tevere: riduzione degli attuali consumi energetici ed incentivazione delle fonti rinnovabili. Per queste ultime si prevede: il recupero di una vecchia centrale idroelettrica, la valutazione dei siti più vocati per gli impianti eolici, l’installazione di pannelli solari fotovoltaici per almeno 3 MWe, piccole centrali a biocombustibili solidi (prevalentemente legna) per la produzione di energia elettrica da sola ed abbinata a calore (cogenerazione), l’attivazione di filiere di biocombustibili liquidi per l’autotrazione (bioetanolo da cereali e biodiesel dai semi di girasole) ed infine l’installazione di due impianti per la produzione di biogas (contenente metano) dai reflui zootecnici. Le soluzioni sono state discusse con l’aiuto di molti relatori, in rappresentanza di Università di Perugia, Ferrara e Lund (Svezia), studi professionali ed agenzie di ricerca private, Associazioni europea ed italiana dei produttori di biomasse, Consorzio biomasse Alto Adige, Commissione biomasse ministero delle Politiche agricole e forestali, Comunità montana Alto Tevere, Comune di Città di Castello, Regione Umbria, Sviluppumbria, Comune di Hannover ed Agenzia energetica federale di Berlino. A fronte di molti problemi da approfondire e valutare, le idee che dovrebbero guidare il processo di programmazione e gestione dell’energia sono apparse condivise: necessità di una drastica riduzione dei consumi (efficienza energetica di edifici ed attività produttive), uso del maggior numero possibile di fonti rinnovabili (privilegiando comunque il minor impatto ambientale a parità di efficienza energetica e/o economica), realizzazione di reti di distribuzione dell’energia integrate (molte piccole centrali anziché poche e grandi), nascita di distretti energeticamente autosufficienti (situazione particolarmente valida per i Paesi in via di sviluppo), quadri normativi chiari e duraturi (ad esempio redazione di un piano d’azione nazionale per le biomasse), finanziamenti pubblici adeguati ma non a pioggia, concertazione e raccordo tra i soggetti (imprenditori, sindacati, associazioni ambientaliste, enti di ricerca ed amministrazioni locali) e coinvolgimento delle comunità locali nelle scelte. La speranza è di saper coniugare, per l’Alto Tevere come ormai per tutto il mondo, il dovuto approfondimento dei problemi con l’urgenza di adottare soluzioni concrete.

AUTORE: Andrea Pandolfi