Alessandro diventerà diacono: una scelta maturata a Fushe Arres

Il giovane della parrocchia di Avigliano Umbro sarà ordinato il 5 ottobre

Alessandro Fortunati ha compiuto appena ventiquattro anni e domenica 5 ottobre, dopo una lunga preparazione avvenuta nel Seminario regionale di Assisi, riceverà il sacro ordine del diaconato, per essere poi tra qualche tempo ordinato sacerdote. Un giovane che non ha paura di donare la sua vita per Gesù Cristo e il bene delle persone. Incontriamo Alessandro, mentre ritorna dagli esercizi spirituali in preparazione all’ordinazione e ci viene spontaneo domandargli soprattutto il suo stato d’animo: ‘Il Signore mi ha fatto questo grande dono nel chiamarmi a donare la mia vita, vorrei realizzare fino in fondo la sua volontà. Faccio mie le parole che sant’ Ignazio di Lojola ha scritto: ‘Prendi, o Signore, e accetta tutta la mia libertà; la mia memoria, il mio intelletto, tutto quello che ho e possiedo. Tutto è tuo: di tutto disponi secondo la tua piena volontà. Dammi il tuo amore e la tua grazia e questo solo mi basta”. Alessandro è della parrocchia di Avigliano Umbro e sarà ordinato diacono dal vescovo mons. Decio Lucio Grandoni nella cattedrale di Orvieto, domenica 5 ottobre alle ore 17. Il Vescovo ha invitato tutti i fedeli della diocesi alla celebrazione della messa, come conclusione dell’anno dedicato alla preghiera del rosario. C’è un particolare che ci colpisce ed è il legame con la nostra missione di Fusche Arrez in Abania, infatti la ‘missione’ è stato un luogo molto importante per prendere la decisione di entrare in seminario. Per questo, Alessandro, non desidera regali ma offerte per la ‘missione’ di San Giuseppe a Fusche Arrez. Un altro dono riceve la nostra diocesi e la Chiesa tutta, nel giorno di san Francesco il 4 ottobre alle ore 11.30. Una giovane donna, Chiara Benedetta, emetterà la sua professione solenne tra le monache clarisse del Monastero del Buon Gesù ad Orvieto. Questo monastero in questi ultimi anni ha visto una fioritura di vocazioni. Sorella Chiara Benedetta dopo un lungo itinerario di preghiera e formazione, a trenta anni, consacrerà per sempre la sua vita al Signore nell’ordine delle sorelle povere di Santa Chiara, le Clarisse. Pronuncerà i voti di povertà, castità e obbedienza così da conformare la sua vita a Cristo. Questi avvenimenti, oltre che a donarci tanta gioia ci danno speranza e forza, così da far sentire veramente attuali le parole che il Papa ha scritto al termine del Giubileo del 2000: ‘Ci interroghiamo con fiducioso ottimismo, pur senza sottovalutare problemi. Non ci seduce certo la prospettiva ingenua che, di fronte alle grandi sfide del nostro secolo, possa esserci una formula magica. No, non una formula ci salverà, ma una Persona, e la certezza essa ci infonde: Io sono con voi!’.

AUTORE: M.C.