Al cuore della missione c’è la comunità

Il Vescovo ridisegna il lavoro pastorale della diocesi. Uffici di curia: strumenti di comunione

Dopo sei mesi di permanenza che gli hanno consentito, attraverso assidui e intensi contatti personali, di avere un primo panorama della situazione diocesana, mons. Bassetti, come aveva previsto, inizia a delineare il suo disegno pastorale. Oltre ai discorsi fatti al clero, di cui abbiamo scritto, nei quali ha dichiarato che non avrebbe operato nulla da solo, ma sempre in piena sintonia con il presbiterio, ora ha aperto tale prospettiva di comunione a tutto il popolo di Dio a cominciare dagli uffici di curia. Il 28 scorso ha avuto un incontro con i responsabili degli uffici pastorali della diocesi, finora coordinati da suor Roberta Vinerba. Saranno affidati al Vicario generale, che sarà scelto tra breve al termine della consultazione svolta tra tutti i preti, ha annunciato mons. Bassetti nella breve e chiara relazione sul come intendere il servizio della curia e dei suoi uffici. Questi sono molteplici, tutti importanti, ma bisognosi di essere riordinati, di avere compiti specifici e una sede comune in modo che possano ritrovarsi e dialogare tra loro, ha detto mons. Bassetti. Si tratta degli uffici pastorali della catechesi e evangelizzazione, della famiglia, dei giovani, delle comunicazioni, del lavoro ed ancora quelli del settore giuridico amministrativo quali la cancelleria, il tribunale ecclesiastico, l’economato e altri. La preoccupazione di Bassetti è di togliere ogni ombra di burocratisno e di fredda prassi giuridica da organismi che devono essere vivi e vitali per una collaborazione attenta e disponibile all’unica azione pastorale che è propria del vescovo, segno visibile di unità della Chiesa particolare. “Questa esigenza di comunione- ha detto – scaturisce dal Sinodo che avete recentemente celebrato, il quale, attraverso la riflessione e il confronto con la parola di Dio, vi ha fatto riscoprire con più chiarezza l’immagine di Chiesa delineata dal Concilio Vaticano II”. Ora la comunione non è idea vaga. “Al cuore della missione della Chiesa c’è la testimonianza di una comunione ecclesiale – ha affermato mons. Bassetti – Solo in una Chiesa comunione, aperta alla missione, è possibile comprendere e vivere la relazione tra i membri della chiesa, i diversi ministeri e funzioni”. Ha citato il canone 208 del Codice di diritto canonico, secondo cui ”Tutti i fedeli, sia chierici che laici e religiosi, in quanto membri della Chiesa e corresponsabili con i loro pastori della sua missione, sono tenuti a collaborare con il proprio vescovo all’edificazione del Corpo di Cristo”. I molteplici organismi della curia, in questo modo, sono strumenti pastorali e non uffici burocratici, che aiutano il vescovo nel governo della diocesi. Dal buon fuzionamento della curia diocesana dipende in gran parte l’efficacia del ministero del vescovo. I responsabili degli uffici hanno poi presentato le loro attività e i problemi da affrontare. Uno di questi, non secondario, è quello della comunicazione sia tra uffici, sia all’interno del mondo ecclesiale, sia con il mondo esterno. Incontri con leassociazioni ele zone pastoraliUn incontro analogo a quello sopra descritto con gli uffici pastorali, mons. Bassetti lo ha svolto con i responsabili delle associazioni e movimenti ai quali ha annunciato il proposito di formare una Consulta diocesana delle aggregazioni laicali, accanto al Consiglio pastorale diocesano, per favorire la comunione ecclesiale nel rispetto dei singoli carismi. Tra le riflessioni di natura teologico – pastorale che ha presentato vi è stata la nota sul vescovo e il suo compito, che “non è solo quello di coordinazione ma di vera guida della pastorale d’insieme chiamando tutti a vivere la comunione diocesana e chiedendo a ciascuno di vivere la propria parrocchia come presenza di Chiesa”. Una particolare attenzione, ha aggiunto mons. Bassetti citando il documento dei vescovi italiani “Il volto missionario delle parrocchie in un mondo che cambia”, “va riservata all’Azione cattolica per la dedizione e collaborazione stabile alla Chiesa diocesana, da essa è lecito attendersi che continui ad essere quella scuola di santità laicale che ha sempre garantito la presenza qualificata di laici per il mondo e per la Chiesa”. Un altro ambito nel quale sta entrando con il suo progetto di ridisegnare la vita pastorale della diocesi è costituito dal programa di visite che mons. Bassetti farà nelle sette zone pastorali della diocesi e per il quale ha scelto il tema “Ricostruire la comunità a partire dalla carità”. Dal 29 aprile al 22 giugno incontrerà le persone impegnate nelle parrocchie in tutti gli ambiti pastorali: catechisti, ministri dell’Eucaristia, membri dei consigli economici e coloro che insieme ai parroci contribuiscono a rendere viva la comunità parrocchiale. “Con queste visite – ha detto mons. Bassetti – intendo mirare alto portando il discorso della carità alla sua fonte che è nell’incontro con Cristo, in una fede che si esprime nell’amore e che si diffonde in molti rivoli, si concretizza in molti modi”. In questo orizzonte la caritas parrocchiale, ha agiunto mons. Bassetti, deve sostenere e stimolare il servizio della carità nella comunità parrocchiale come testimanianza personale comunitaria. In questi incontri il vescovo sarà accompagnato dal direttore della Caritas diocesana, Daniela Monni. GLI INCONTRI29 APRILE – III zona pastorale c/o parrocchia P. San Giovanni; 6 MAGGIO – VI zona c/o parrocchia Magione; 13 MAGGIO – I zona pastorale c/o Teatro San Barnaba; 20 MAGGIO – III zona pastorale c/o parrocchia Olmo; 10 GIUGNO – IV zona pastorale c/o Casa Emmaus Lidarno; 17 GIUGNO – VII zona pastorale c/o parrocchia Moiano; 22 GIUGNO – V zona pastorale c/o parrocchia Marsciano

AUTORE: E. B. – M.R.V.