A dare il “benvenuto” al cardinale Gualtiero Bassetti nel Teatro comunale di Cassano allo Ionio, il 5 marzo, non c’erano solo i rappresentanti delle Istituzioni ma tanta gente comune. L’occasione che lo ha portato nel capoluogo della Diocesi calabrese è stata quella del conferimento del premio “Giorgio La Pira-Città di Cassano”, istituito dal Centro Studi dedicato al sindaco “santo” di Firenze in collaborazione con il Progetto culturale della Cei e con la stessa Diocesi.
Bassetti ha tenuto una lectio magistralis molto apprezzata su “La Pira e il Mediterraneo: l’attualità di una profezia”. A presentare l’illustre ospite sono stati il vescovo Francesco Savino, il commissario prefettizio del Comune Emanuela Greco, il membro del Comitato scientifico del Premio Gianluca Gallo, il presidente del Centro Studi “La Pira” Francesco Garofalo e il segretario nazionale di Retinopera Vincenzo Conso.
Il cardinale ha così spiegato il suo forte legame con La Pira: “Sono cresciuto negli anni in cui lui era sindaco di Firenze e soprattutto quando c’era quell’esplosione di intelletti nel capoluogo toscano non soltanto sul piano religioso, ma anche sul piano della cultura. E La Pira era veramente l’anima di tutto questo!”.
“Per La Pira – ha sottolineato Bassetti – la persona, soprattutto quella più debole, era al primo posto. Da sindaco non poteva lasciare una persona che non aveva casa, che non aveva pane, che era disoccupato, che aveva tanti problemi morali e sociali nella stessa condizione in cui l’aveva trovata. Diceva La Pira: ‘Io mi dovevo impegnare fino in fondo per quella persona’”.