Ai bambini, molto più del ‘Pane’

ASSISI. Il Centro pace offre finanziamenti a iniziative di carattere religioso, come un asilo in Uganda o un ospedale in Costa d'Avorio

Gli appelli alla solidarietà ricorrentemente proposti dalle varie figure ed organismi della Chiesa diocesana non sono mai caduti nel vuoto. L’attenzione intende questa volta rivolgersi al ‘Centro internazionale per la pace fra i popoli’ di Assisi, aggregazione certamente laica ma sempre sensibile ai richiami ed alle sollecitazioni di carattere religioso. Grazie al finanziamento del Centro pace (che da tempo favorisce le adozioni di bambini a distanza) e dell”Associazione solidarietà e sviluppo’ di Terni, è stato realizzato ad Oluko in Uganda un asilo nido secondo quanto desiderato dal vescovo mons. Frederick Drandua e dalla popolazione del citato villaggio. L’edificio, dotato di quattro aule e due stanze destinate agli insegnanti, risponde allo scopo di accogliere circa 250 bambini in età prescolare, impegnandoli mentre i rispettivi genitori sono intenti al lavoro dei campi. L’asilo nido va così ad arricchire un complesso preesistente, comprensivo di una scuola elementare e di una scuola secondaria. Sarebbe utile un edificio per una formazione professionale, che renda possibile l’apprendimento di un mestiere con eventuale sbocco di lavoro. L’inaugurazione dell’asilo nido è prevista, dopo le pratiche burocratiche, in occasione delle prossime festività natalizie. Altra testimonianza di solidarietà offre il Centro pace in merito ad una struttura ospedaliera in via di realizzazione nel villaggio di Sàikro in Costa d’Avorio, opera caldeggiata dal frate cappuccino Jean Koutua (nativo del luogo), finanziata dal Centro pace attraverso fondi raccolti da associazione e privati. Ovviamente il ‘contenitore’, una volta terminato, dovrà diventare funzionante secondo il fine prestabilito, attraverso personale, strumentazioni, suppellettili… Pertanto si profila il problema fondamentale della gestione. Continua intanto la consegna del ‘Pane dei bambini’ a persone impegnate nei più svariati settori. Quale senso riveste tale iniziativa? Risponde così il fondatore-presidente del Centro pace, Gianfranco Costa: ‘Ben oltre la valenza simbolica, vogliamo sensibilizzare l’opinione pubblica circa il disagio dell’infanzia diseredata insediata in vastissime aree del pianeta, contrastando il mostro dell’indifferenza e dell’assuefazione a sofferenze inimmaginabili’. Domenica 2 dicembre, presso la Cittadella cristiana di Assisi, si incontreranno quanti hanno ricevuto il ‘Pane’ per meditare (è auspicabile senza buonismo) sulla piaga della miseria e della fame che colpisce milioni di bambini privati dei loro elementari diritti.

AUTORE: Francesco Frascarelli