“Ci troviamo di fronte ad una situazione difficile, a povertà in aumento nel numero e nella diversificazione dei soggetti coinvolti, ai quali non sempre possiamo dare risposte adeguate”. È il quadro tracciato dal presidente uscente della Società San Vincenzo de Paoli, Felicetti, nel corso dell’assemblea annuale, l’associazione caritativa che in diocesi conta 14 Conferenze parrocchiali e una che gestisce il Centro di ascolto (aperto tutti i giorni presso la sede centrale in via Aminale 45 a Terni). I numeri parlano chiaro: 2.675 persone assistite dai volontari della San Vincenzo, un migliaio di famiglie, 1.155 sono italiani, circa il 45% del totale; 450 sono stranieri comunitari, circa il 15% del totale e 1.070 sono extracomunitari, circa il 40% del totale; 570 sono i minori, 20% del totale e 180 gli anziani, 5% del totale. Rispetto l’anno precedente gli assistiti sono aumentati di 400 unità. I volontari hanno distribuito circa 115.000 euro, cifra in decremento rispetto l’anno precedente. I fondi sono reperiti tramite l’auto-finanziamento, le questue e vendite di beneficenza, contributi di privati benefattori e soprattutto grazie al contributo della Fondazione Carit, e della diocesi che destina una parte del fondo dell’8 per mille (il 50% delle entrate è dovuto alla diocesi e Fondazione Carit). Sono state distribuite 90 tonnellate di generi alimentari elargiti dal Banco alimentare di Perugia o raccolti tramite collette autonome organizzate nei supermercati della città. Inoltre sono stati distribuiti vestiario e mobilio per un valore corrispondente a circa 50.000 euro. Cifre di tutto rispetto, considerando il numero degli assistiti e delle loro richieste, ma del tutto insufficienti per un’assistenza capillare e risolutiva delle problematiche. Una crisi che preoccupa gli stessi Vincenziani anche per le difficoltà crescenti nel reperire fondi e beni necessari per aiutare chi è in difficoltà. “Siamo un po’ al collasso, tanto che c’è quasi una corsa a ‘scaricare’ tra le varie Conferenze i casi che ci si presentano” ha concluso Felicetti che lascia il mandato dopo tre anni di presidenza. Al suo posto è stata eletta alla presidenza diocesana Antonella Catanzani. “Quello della San Vincenzo è innanzi tutto uno spirito di partecipazione – afferma la neo presidente -: la volontà di non trattenere le ricchezze senza farne buon uso, destinandole al servizio del bene comune e, prima di tutto, al servizio del nostro prossimo, i poveri. Questo spirito di partecipazione si esprime almeno nella volontà di spartire effettivamente qualche cosa ma anche tempo, disponibilità, conforto, vicinanza. È necessario che la San Vincenzo, in questo particolare momento, ritrovi anche la sua spiritualità – aggiunge la Catanzani – proprio perché nel carisma del Vincenziano c’è uno stile di vita di prossimità e attenzione all’altro, non solo quindi un dare beni e servizi. La San Vincenzo non può sostituire l’attività di altri soggetti istituzionali un po’ latitanti, senza tradire comunque il proprio impegno assistenziale. Vorremmo che tornasse ad esserci un maggiore confronto, dialogo e un sostegno concreto da parte degli amministratori verso fasce di persone bisognose che vanno ascoltate”. L’assemblea ha eletto inoltre vice presidente Daniela Eramo, segretaria Monica Lo Storto, tesoriere Gildo Ranalli. Sono stati nominati membri dell’Ufficio di presidenza: Felicetti Giancarlo, Guida Nicola, Campisi Gianna, Rossi Alessandra, Reale Roberto.
Accanto a quasi 2.700 persone
Assemblea annuale della San Vincenzo diocesana. Eletta alla presidenza Antonella Catanzani
AUTORE:
E. L.