A Wolfensohn il ‘Premio San Valentino’

Il Presidente della Banca mondiale ha perseguito l'obiettivo teso non solo alla eliminazione della povertà attraverso il sostegno ai paesi poveri e in via di sviluppo, ma anche quello della pace

È stato conferito a James D.Wolfensohn, presidente della Banca mondiale, il premio San Valentino un anno d’amore. Un personaggio che, in dieci anni di presidenza in uno dei più grandi istituti bancari mondiali, ha perseguito l’obiettivo teso non solo alla eliminazione della povertà attraverso il sostegno ai paesi poveri e in via di sviluppo, ma anche quello della pace, in un contesto in cui si uniscono occasione economica e sicurezza umana, partendo dall’idea che aumentare la stabilità sociale ed economica possa promuovere la prevenzione dei conflitti. Il divario crescente tra paesi ricchi e poveri richiede un nuovo equilibrio globale per dare tutte le possibilità per una vita sicura, diritti uguali e più in generale per lo sviluppo. Al Presidente della Banca mondiale è stata consegnata la medaglia d’oro di San Valentino e la pergamena ricordo dal vescovo mons. Paglia e dal sindaco Paolo Raffaelli. Il presidente Wolfensohn, ringraziando per l’accoglienza, ha ricordato la sua vecchia amicizia con il vescovo di Terni, che ha definito un uomo spirituale, ricco di umanità. Infine un pensiero per la situazione della povertà nel mondo: ‘Metà della popolazione mondiale ‘ ha ricordato Wolfensohn – vive con meno di due dollari al giorno; inoltre mille miliardi di dollari l’anno vengono spesi per le armi e solo 50 miliardi di dollari l’anno invece per attività a sostegno dello sviluppo. Questi sono dati drammatici non solo per i paesi poveri. Credo pertanto che non ci sarà pace a Terni e nel mondo se non risolveremo i problemi della povertà e della mancanza di prospettive. Se i giovani non hanno opportunità concrete e speranze pratiche non si può pretendere che siano pacifici; questo vale tanto per gli italiani che per i palestinesi o pakistani. La povertà e la carenza di speranza sono problemi di tutti i giorni’. Ed ha fornito anche alcuni dati indicativi su come sarà la popolazione futura del pianeta: ‘Nei prossimi quindici anni ‘ ha detto Wolfensohn ‘ due miliardi e mezzo di persone nasceranno nel terzo mondo; l’Europa diverrà in proporzione più piccola, più debole e più vecchia. Se non realizziamo oggi un mondo più giusto in cui profitto, diritti e speranza convivano, non avremo pace’.

AUTORE: Elisabetta Lomoro