Dal 13 al 20 luglio a San Leo, vicino a San Marino, abbiamo vissuto un’esperienza assai significativa insieme a 96 ragazzi tra gli 11 e i 14 anni, nell’appuntamento annuale con il campo estivo Acr. Divisi in 5 squadre, abbiamo affrontato il tema del “Viaggio verso se stessi”, visto alla luce del Padre. Tramite l’immagine del viaggio che Ulisse intraprese per tornare ad Itaca, cinque tematiche hanno permesso a ciascuno di noi di riflettere sulla propria vita: la scelta di partire, cioè di vivere e non “sopravvivere”; cosa mettere in valigia, cioè non nascondere i talenti che il Signore ci ha donato ma cercare di farli fruttificare, nonostante le inevitabili fragilità; gli inciampi, ossia le difficoltà che si possono incontrare nel cammino e che ci bloccano; la soluzione agli inciampi, scoprendo che Gesù è l’unica risposta, perché Lui ci ama così come siamo e non ci lascia mai soli; e il ritorno a casa, ossia affrontare la quotidianità alla luce della Parola, perché Dio ci chiama alla felicità nel nostro ambiente quotidiano.
Ciò che i ragazzi ci hanno insegnato e trasmesso è molto difficile da descrivere a parole, perché veramente in ciascuno vi è un cuore alla ricerca della vera Vita, che si trova in Dio, come dicono loro stessi. La loro riflessione è andata sempre a ciò che vedono in tv e ciò che vivono in famiglia, alle loro sofferenze, ma anche al desiderio di felicità che spesso tengono chiuso in se stessi. Dio ha bisogno della loro semplicità, purezza di cuore, sensibilità e gioia di vivere per farsi conoscere ad ogni creatura tramite il suo amore. Marco (animatore): “Il campeggio è sempre bello, anche se tutto può sembrare uguale, perché i ragazzi ti donano sempre qualcosa di nuovo ogni volta. Ringrazio tutti i ragazzi che hanno permesso questa bella esperienza a noi animatori”. Alessandra (Montecchio): “In questo campeggio ho imparato a non avere paura e a vergognarmi di dire cose sbagliate. Questo mi ha reso felicissima!” Gabriele (Ammeto): “La domanda che mi ha colpito di più è stata: ‘Sei felice?’. Ha acceso, o meglio, riacceso in me l’amore per Dio, la voglia di stare con Dio!” Elena C. (Todi): “In questo campeggio ho potuto conoscere tante persone che forse ho aiutato quando ne avevano bisogno, ma soprattutto ne ho conosciuta una che ha aiutato me, e il suo nome è Gesù. Prima di partire per questa esperienza, non pensavo che in soli sette giorni potessi capire così tanto il senso di alcune cose!”. Benedetta (animatrice): “I ragazzi sono speciali: mi hanno trasmesso tanta forza, tanta vitalità e tanto amore per come Dio ci ha creato!”. Grazie, ragazzi, per la vostra scelta di partire! Grazie, Signore, per averci reso tuo strumento.