A rimetterci sono le coppie sposate

Il Forum associazio-ni familiari denuncia la proposta di legge regionale sui mutui per la casa

Penalizzare le coppie di fidanzati o quelle sposate con figli rispetto alle ‘coppie di fatto’ è ‘una inaccettabile violazione del principio democratico dell’uguaglianza sia formale che sostanziale’, sancito dall’art. 3 della Costituzione e una ‘palese ingiustizia’ nei confronti delle famiglie, per ‘favorire situazioni di assoluta minoranza numerica, che a torto si vogliono considerare come discriminate’. La denuncia è del Forum associazioni familiari dell’Umbria, che in merito alla recente proposta di legge regionale, dal titolo ‘Disposizioni in materia di accesso al futuro per le giovani generazioni’, chiede la soppressione o una ‘sostanziale modifica’ dell’art. 19, che in materia di accesso alla casa stabilisce che possano accedere ai fondi di garanzia per la concessione di mutui ‘le coppie che contraggono matrimonio entro sei mesi dalla presentazione della domanda; i single purché abbiano almeno un figlio a carico; le coppie già sposate ma solo in caso di nascita di un (altro?) figlio; le coppie conviventi’. ‘Non si capisce per quale motivo – puntualizza il Forum – le coppie fidanzate debbano veder contingentati i tempi del matrimonio per accedere ai benefici, le coppie sposate senza figli (o senza nuovi figli?) siano del tutto private di tali benefici e invece le coppie conviventi possano accedervi ipso facto, senza neppure un figlio’. Oltre a suggerire correzioni del testo, il Forum propone ‘l’estensione del beneficio non solo alle coppie con figli in affidamento preadottivo ma anche per quelle con figli in affido. Una miglior formulazione della norma potrebbe pertanto essere: coppie sposate con uno o più figli a carico o con figli in affidamento preadottivo (anche relativo a adozione internazionale) o in affido’. ‘Pare di leggere nelle linee guida che hanno portato alla redazione del progetto di legge in esame – commenta il Forum – un precipitarsi a favorire situazioni di assoluta minoranza numerica, che a torto si vogliono oggi considerare come discriminate, tralasciando invece di aiutare chi ‘ come le famiglie umbre ‘ con il solo proprio solido e quotidiano impegno tentano, mese dopo mese, di mantenere, istruire ed educare dignitosamente i propri figli. Questo non può essere accettato. Il Forum intende dunque rivolgersi alle istituzioni e alla società civile per denunciare questa palese ingiustizia, affinché si giunga alla soppressione o comunque ad una sostanziale modifica della citata disposizione’.

AUTORE: M. R. V.