A Milena Gabanelli il premio Barzini per l’inviato speciale

Gabanelli documenta ingiustizie e illegalità, misurando spesso lo scarto tra le verità ufficiali e i fatti

La 20a edizione del premio giornalistico ‘Luigi Barzini all’inviato speciale’ è andata a Milena Gabanelli, giornalista e conduttrice di Report, programma in prima serata di Rai 3 sul giornalismo d’inchiesta. La consegna del prestigioso riconoscimento si è svolta sabato 9 maggio al Teatro Mancinelli di Orvieto, con un grandissimo successo di pubblico. Il premio è intitolato al grande inviato speciale orvietano del Corriere della Sera Luigi Barzini. Nato ad Orvieto nel 1874, Barzini lasciò la sua città nel 1898 e poco dopo cominciò a raccontare i piccoli e grandi fatti del mondo. Alcuni tra i suoi principali reportage, tra cui quello sul terremoto di Messina, sul raid automobilistico Pechino-Parigi e sulla guerra russo-giapponese, sono dei classici del giornalismo viaggiante. ‘Era un avventuroso viaggiatore che, contrariamente a molti altri uomini d’azione, scriveva in modo mirabile. Aveva visto tutti i Paesi del mondo, dove era diventato amico intimo di grandi personaggi, testimone oculare dei principali avvenimenti storici, conoscitore di gelosi segreti politici e militari, sapiente scrutatore nelle ombre del futuro’ ricorda suo figlio, Luigi Barzini jr, anche lui grande inviato del Corriere della Sera. La giornata si è aperta con l’introduzione dei coordinatori del premio, Ludina Barzini e Guido Barlozzetti, alla quale è seguita la lettura dell’Orazione civile di Ugo Tramballi (vincitore della scorsa edizione del Premio). Successivamente Gian Antonio Stella ha intervistato Milena Gabanelli, dando vita ad un brillantissimo talk show di due grandi giornalisti, che ha coinvolto ed appassionato il numerosissimo pubblico presente.’Milena Gabanelli – si legge nella motivazione del premio – resta fedele ad una passione che ha alimentato il grande giornalismo d’inchiesta e custodisce lo spirito più profondo del mestiere dell’inviato speciale. Dai servizi speciali per il Tg1 a quelli per Mixer, da Professione reporter a Report il suo lungo cammino professionale è segnato dall’orgoglio di una coerenza, perseguendo la missione di ‘essere lì’, dove la guerra, gli odi etnici, la volontà di potenza rendono la scena dell’uomo più contraddittoria e drammatica. Ha onorato e continua ad onorare il bisogno civile di documentare ingiustizie e illegalità, di misurare lo scarto tra le verità ufficiali e i fatti, di verificare la distanza, spesso il conflitto, tra l’interesse generale e la protervia della corruzione, della violenza e del malaffare, tanto più quando si esercitano nell’adempimento di una pubblica funzione. Per questo, accomunando nel premio Luigi Barzini all’inviato speciale lei e la redazione di Report, la Giuria tutta riconosce la dedizione di un impegno collettivo, la potenza civile che nasce dalla collaborazione e dalla reciprocità’. Milena Gabanelli, freelance da sempre, ha cominciato a collaborare con le tre reti Rai nel 1982 con programmi di attualità, poi è passata al reportage per la testata Speciale Mixer. Nel 1991 introduce in Italia il videogiornalismo: abbandona la troupe e inizia a lavorare da sola con la sua videocamera. Teorizza il metodo e lo insegna nelle scuole di giornalismo. Nel 1994 Giovanni Minoli le propone di occuparsi di un programma sperimentale che presenti i servizi realizzati dai neo-videogiornalisti. Professione reporter è stata una vera e propria scuola, un programma di rottura con gli schemi e i metodi tradizionali. Il premio, organizzato dal Comune di Orvieto, la Fondazione Luigi Barzini e il Corriere della Sera, con il contributo della Fondazione Cassa di risparmio di Orvieto e di Engineering, ha il riconoscimento della Targa d’argento del Presidente della Repubblica ed il patrocinio dalla Regione dell’Umbria e dalla Provincia di Terni.